La vicenda che coinvolge Gino Trematerra, sindaco ed eurodeputato, sta per avere un epilogo. Il prossimo venti di aprile si dovrebbe riunire il consiglio comunale chiesto espressamente dallo stesso Trematerra che comunicherà le sue intenzioni. E’ probabile, a questo punto, che il diretto interessato dirà nella sede opportuna quale tra le due cariche intende ricoprire.
E’ chiaro che Trematerra ha già scelto ma la prassi prevede un passaggio istituzionale con la decadenza da primo cittadino. Che succede dopo? Tutto passerà nelle mani del vice sindaco, dopo che la Prefettura avrà acquisito gli atti. Una situazione che si protrarrà fino alla primavera del 2013 quando si dovrà votare per il rinnovo del consiglio comunale dopo appena due anni.
Nel frattempo, Trematerra precisa alcuni punti di questa lunga ed ingarbugliata vicenda: “si continuano a diffondere notizie senza fondamento ed a fantasticare con la mente. E’ giusto, quindi, informare i cittadini e gli elettori – dice Trematerra – e dire a loro che proprio in virtù della sospensiva dell’esito della Corte di Appello, ho sollecitato, presso gli organi competenti, la convocazione del consiglio comunale e durante il quale informerò circa le mie decisioni. Questo nuovo ricorso presentato presso il tribunale di Cosenza, arriva tardi e mi dispiace che più di uno continua a buttare fango ma sto facendo tutto nei termini previsti e consentitemi e, quindi, entro fine mese la vicenda avrà una conclusione.
Dispiace, soprattutto, che c’è gente che, non avendo impegni quotidiani, si diverte a produrre ricorsi e denunce piuttosto che pensare a cose più concrete. Riguardo, infine, la mia indennità – conclude Trematerra – preciso che dallo scorso primo dicembre, ho richiesto, con regolare lettera protocollata all’ufficio del comune di Acri, la sospensione della retribuzione per la carica di sindaco per l’intera durata del mandato europeo.”