Sarà presentato sabato prossimo, dalle 9,30 presso palazzo Falcone, “Piante officinali di Calabria: rimedi e ricette dei nonni”, un testo scritto a quattro mani da Carmine Lavorato e Maria Rotella. “Le erbe in Calabria – dice Lavorato - sono state usate da sempre a scopo curativo. Ma perdere i saperi della medicina popolare significa dimenticare parte di un grande patrimonio culturale che ci lega alla nostra storia, alle nostre radici e al rapporto millenario con l’ambiente naturale.
Il libro nasce dall’idea di mantenere viva la memoria del nostro passato e tramandarla alle future generazioni con forme e proposte di fitoterapia tradizionale offrendo riflessioni antiche e pratiche popolari di grande valore antropologico, culturale e storico.”
Il volume è di circa duecento pagine: di ogni specie di erba o pianta, è riportata la denominazione scientifica, volgare e locale, gli usi terapeutici, tradizioni, curiosità e consigli. Il contenuto del libro è frutto dell’esperienza diretta degli autori che hanno messo a disposizione la loro conoscenza sulle piante e basato sui racconti e sull’esperienza di persone anziane e sulla collaborazione di esperti. Dopo venti anni di ricerca, ecco oltre mille ricette, duecento disturbi curabili, venti liquori salutari.
All’incontro, coordinato dal geologo Roberto Saporito, parteciperanno Gennaro Nicoletti, presidente della comunità montana destra Crati, Anna Vigliaturo e Luigi Maiorano, assessori comunali, Giuseppe Cristofaro, presidente Fondazione Padula, Francesco Menichini, direttore del dipartimento di Scienze farmaceutiche dell’Unical, Loredana Farina, antropologa e Michele Trematerra, assessore regionale all’agricoltura.