3° vittoria consecutiva del Rugby Acri a farne le spese questa volta è stata la capolista rugby Rende alla prima sconfitta stagionale. Una calda giornata di metà marzo fa da cornice a due storiche vittorie dei cinghiali acresi. Vittorie senza precedenti, basti pensare che il rugby Rende è stato il promotore del Rugby in Calabria fin dagli anni ’70 .
A scendere per primi in campo alle ore 12 sono stati i cinghialetti dell’under 16 , che dopo due sconfitte di solo due punti con i rivali rendesi, cercavano il dovuto riscatto. Il capitano Emanuele Ritacco nel discorso pre partita chiede una prova d’orgoglio ai propri compagni incitandoli a dare il massimo . Partita combattuta fin dai primi minuti, i cinghialetti acresi incutono timore ai mastini rendesi con una bella sinergia di gruppo . Al 10° a sbloccare il risultato è una meta del mediano d’apertura Antonio Rossi , da li a poco anche l’estremo Domenico Luzzi lo imita , raccogliendo un pallone calciato dalla difesa avversaria sgusciando tra le mani dei piloni si involava in meta. Il Rende incredulo del risultato, non riesce a reagire, e l’Acri ne approfitta con una meta del centro Cosimo Golluscio che sfonda tutta la difesa rendese , chiudendo il 1° tempo sul punteggio di 19 a 0 . il secondo tempo non cambia, il Rende non riesce a superare la propria metà campo e ancora l’Acri infierisce segnando la quarta meta per mano dell’estremo Luzzi. Al 15° del secondo tempo un infortunio segna la fine della partita .
L’estremo del Rende non riesce a proseguire il match e lascia la squadra in 13 e l’arbitro , per regolamento , fischia la fine dell’incontro in quanto non risulta esserci in campo un numero minimo di giocatori per il prosieguo della partita. Alle 14,00, inizia il secondo incontro della giornata, l’under 20 guidati dal capitano Gregorio Ferraro subito fa sentire la pressione al Rende . Al primo minuto il centro nigeriano Igbnovia Gidon trova un varco nella difesa avversaria e schiaccia la palla in meta in mezzo ai pali. Poco dopo è l’estremo Giuseppe Sposato , con la classica meta personale , a schiacciare e trasformare l’ovale in mezzo ai pali. Con una maul sui 5 metri arriva la 3 meta acrese a opera del Capitano Gregorio Ferraro . il 21 a 0 non sta bene alla capolista Rende e a metà del primo tempo segna due mete prima con il mediano di mischia Fabrizio Gaito e poi con il Pilone Eros . Ma l’Acri , sempre in attacco, segna la sua 4° meta con il grintoso centro Igibnovia che schiaccia la palla spinto da tutti i cinghiali acresi, chiudendo il primo tempo con il parziale di 26 a 10 . Nella ripresa , la meta dei mastini rendesi accorcia le distanze . al 12° è l’Acri a passare di nuovo in vantaggio con il 2°centro Alessandro Feraco recuperando il pallone da una mischia chiusa sui 40 metri e compiendo un vero e proprio slalom in mezzo ai giocatori del Rende raggiunge la meta e schiaccia l’ovale oltre la linea fissando il risultato sul 33 a 17.
Casualmente come nella prima partita, è un infortunio che fa chiudere il match ,dominata fino ad allora dalla compagine acrese , il Rende rimane in 13 e non potendo proseguire rinuncia al proseguo della gara. Bellissima prova d’orgoglio di tutte e due le squadre del rugby Acri , che hanno dimostrato che credendo nelle proprie possibilità nulla è impossibile .