E' stato notificato alla Corte di Cassazione il ricorso da parte di Gino Trematerra, tramite il suo legale, Avv. Oreste Morcavallo, contro la sentenza della Corte d'Appello, che nelle scorse settimane, accogliendo il ricorso di due cittadini, Pietro Pettinato e Angelo Ferraro, lo ha dichiarato decaduto dall'incarico di europarlamentare.
Alla Cassazione Trematerra chiede “l'improcedibilità, irricevibilità e inammissibilità del ricorso originario e/o il rigetto del ricorso proposto davanti alla Corte d'Appello”.
La tesi è che, in seguito alla ritardata ratifica di tutti gli Stati membri del Trattato di Lisbona, in seguito al quale Trematerra, primo dei non eletti alle Europee del 2009, diventava europarlamentare, la data di insediamento da considerare non sia quella del dell' 01 dicembre 2011, ma quella del 12 dello stesso mese.
La scelta tra le cariche di sindaco ed europarlamentare Trematerra l'ha comunicata all'Ufficio Elettorale Nazionale, il 07 gennaio di quest'anno. E' ovvio che, se si considera l'una o l'altra data da cui far decorrere i trenta giorni per la scelta, lo scenario muta profondamente.
Il legale di Trematerra inoltre sottolinea anche la necessità di dichiarare inammissibile il ricorso perché presentato oltre i termini consentiti per legge.
Si aggiungono anche tutta una serie di rilievi tecnici che ora dovranno essere vagliati dai giudici della Suprema Corte.Ora l'Avv. Ottone Martelli, legale di Pietro Pettinato e Angelo Ferraro, sta lavorando al controricorso, che depositerà in Cassazione probabilmente già nella prossima settimana.
Martelli ovviamente sosterrà la fondatezza della sentenza della Corte d'Appello. Vi sarà quindi la discussione delle tesi e la sentenza, che dovrebbe arrivare entro due o tre mesi.
Nel frattempo, il consiglio comunale, subito dopo la sentenza della Corte d'Appello, ha interrotto la procedura di incompatibilità aperta lo scorso 12 febbraio. Anche qui non sono mancate le polemiche.
La questione è soprattutto procedurale e c'è chi è convinto che dopo la sentenza dello scorso 8 marzo Gino Trematerra non possa tornare a fare il sindaco della città.
Anche su questo fronte, è possibile il ricorso a timbri e carte bollate, in attesa che la politica possa tornare al centro della scena. A tal riguardo, nei giorni scorsi, nella sede di Via Anna Frank, il Partito Democratico ha riunito gli iscritti per una riflessione su questa fase e sulle prossime mosse da fare. Era presente anche il deputato Cesare Marini.