In una nota, il presidente del circolo Idv “Giovanni Falcone” di San Giacomo, Giacomo Fuscaldo chiede che anche il Comune di Acri voglia aderire alla mobilitazione per la liberazione di Rossella Urru, la cooperante sarda rapitail 22 ottobre scorso nel sud dell'Algeria.
“Sono molti i Comuni italiani – scrive Fuscaldo – ad avere scelto la festa delle donne, aderendo alla mobilitazione nazionale dell'Anci per chiedere la liberazione di Rossella Urru e per stringersi attorno alla famiglia della cooperante italiana rapita. Spero – prosegue Fuscaldo – che anche sulla facciata del palazzo del Comune di Acri, così come è già avvenuto in tantissimi altri comuni italiani, grandi e piccoli, venga esposto uno striscione con una foto della ragazza sarda e la scritta: "Rossella Urru libera". Non si sa ancora, di preciso, chi ha rapito Rossella, ma è importante non interrompere i progetti di scambio e cooperazione con il popolo Sahrawi, e non solo con quest'ultimo, a livello internazionale. E' compito delle istituzioni tutte manifestare con convinzione il proprio assenso per lo sviluppo di una maggiore politica di cooperazione internazionale per la pacificazione e la solidarietà tra i popoli di diverse culture”.
Nei giorni scorsi era circolata la notizia secondo la quale la Urru era stata liberata in una trattativa che avrebbe previsto la scarcerazione di un terrorista Tuareg ma non sono mai arrivate conferme ufficiali da parte della Farnesina.
Il calvario di Rossella dura da quattro mesi.

Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 11-3-2012