POLITICA Letto 3335  |    Stampa articolo

Trematerra, le reazioni in città

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
L’uscita dei giornali, il giorno dopo la pubblicazione del responso del ricorso, per molti è stato un fulmine a ciel sereno. C’era infatti tendenzialmente la convinzione che alla fine il ricorso non passasse.
La considerazione unanime era: “non è possibile che un uomo politico navigato, come il Sen. Trematerra, che ha quotidianamente a che fare con dirigenti politici di rango e avvocati di grido possa fare un errore così clamoroso e rischiare di perdere la scanno a Strasburgo”.
Neanche a farlo apposta, per ieri pomeriggio era stato convocato il consiglio comunale. E qui l’ennesima sorpresa: interruzione della procedura di incompatibilità, con la quale Trematerra sarebbe stato dichiarato decaduto da sindaco.
Nelle assise municipali si è consumata l’ennesima battaglia, anche se al momento del voto non c’è stata storia, in virtù della schiacciante maggioranza del centro – destra.
Le opposizioni tuttavia hanno posto un interrogativo semplice, quanto diretto: da oggi chi è il sindaco?
Da tempo Trematerra non firma più atti comunali e tutto è in mano al suo vice, Gino Maiorano. La maggioranza ha risposto che il primo cittadino rimane quello che è stato votato dai cittadini, cioè Gino Trematerra.
Altra domanda: nel momento in cui, come è stato già annunciato, si ricorrerà in Cassazione avverso la sentenza della Corte d’Appello, la condizione di incompatibilità non sarà riproposta? Quindi Trematerra non sarà più sindaco?
Il punto è che da diversi mesi, cioè dal momento in cui è stata sollevata la questione della incompatibilità, ad Acri non si discute di altro. Le questioni procedurali fanno premio sulla politica e sui temi più squisitamente amministrativi.
Il ricorso in Cassazione chiaramente dilata i tempi di questo limbo dai contorni assai poco chiari sulle prospettive della città. In ogni caso, non si voterà prima della primavera del 2013, ma i prossimi mesi si annunciano ricchi di incertezza e con una navigazione forzatamente a vista.
Il ricorso in Corte d’Appello non è un fatto politico, ma è indubbio che paradossalmente il suo accoglimento abbia scompaginato i piani delle opposizioni, già proiettate al prossimo appuntamento con le urne.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 12-3-2012

PUBBLICATO 12/03/2012

© Riproduzione Riservata  E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di sue foto (© Acri In Rete) presenti in esso.

Ultime Notizie

POLITICA  |  LETTO 3119  
Maretta nel PDL. Il coordinamento locale contro Angelo Gencarelli
Se le parole hanno un senso – si legge in una nota - Gencarelli ci ha oramai abituato a leggere tutto ed il contrario di tutto nello stesso articolo. Egli, infatti, denunci ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 2798  
Nuova agitazione dei precari del comune
Ennesima giornata di protesta ieri per i precari in servizio al Comune. E’ toccato ai 156 lavoratori dell’ex articolo 7 incrociare le braccia e interrompere le attività lavorative. Rivendicano il pa ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 2770  
E’ iniziato il laboratorio di progettazione su Acri
Ha preso il via ieri, nel palazzo Sanseverino-Falcone, il Laboratorio di Progettazione dedicato ad Acri, scelto come esempio campione tra tante altre realtà meridionali, promosso dall’Università deg ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 3378  
Santa Messa in galleria con Mario Oliverio
Il presidente della provincia, Mario Oliverio, ieri mattina ha partecipato con i lavoratori e le loro famiglie a una messa in onore di Santa Barbara, significativam ...
Leggi tutto

POLITICA  |  LETTO 2984  
Ad Acri stravince Bersani. Ora appuntamento al 16
Bersani 82%, Renzi, 18%. Vittoria schiacciante, quindi, per il segretario del Pd che nel centro silano era sostenuto da gran parte della base del partito. Rispetto al primo turno c’ ...
Leggi tutto