Più di uno sostiene che il momento politico locale attuale è contrassegnato da confusione e silenzi. Un’attenta analisi ci porta a scrivere che, invece, la situazione è molto chiara. A seguito dell’insediamento al Parlamento Europeo, il sindaco Gino Trematerra dovrà decidere se occupare lo scranno di Bruxelles o quello di primo cittadino vista l’incompatibilità tra le due cariche. Il senatore, in sostanza, ha già deciso e, quindi, il consiglio comunale deve ratificare la sua scelta e comunicarla agli organi competenti.
Il tutto dovrebbe avvenire venerdì prossimo. E poi? E poi nulla, nel senso che non ci sarà nessun scioglimento dell’assise e di conseguenza nessun elezioni anticipate. Gli elettori acresi, chiamati alle urne nel 2010, andranno a votare di nuovo il prossimo anno ma qualcosa già si muove. Tutto, però dipende dagli scenari nazionali e regionali.
La coalizione Udc-Pdl sembra destinata a continuare mentre il Psi attende nuove. Il Garofano tornerà nel centro sinistra o confermerà il patto di ferro con centristi e pidiellini? Dall’altra parte, il Pd cerca di essere forza trainante dell’intera coalizione, o meglio di ciò che è rimasto. Sono letteralmente scomparsi i Verdi mentre Pdci e Prc, ovvero Federazione della Sinistra, e Sel sono alle prese con il rinnovamento delle cariche mentre IdV è ambiguo, in consiglio non fa molto rumore, fuori critica. I democratici possono contare su un buon elettorato e già si fanno i primi nomi dei possibili candidati a sindaco. Da qui ad un anno, però, altre forze politiche potrebbero affacciarsi sul panorama politico acrese.
Grande Sud, ad esempio, che fa capo a Gianfranco Miccichè potrebbe mettere piede a breve e per il referente territoriale si fa il nome di Nicola Tenuta, ex sindaco Udc dal 2000 al 2005. Anche nella città silana, quindi, la politica è in evoluzione e le sorprese non mancheranno.