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Una trasferta amara!

Angelino Ferraro
Foto © Acri In Rete
Sono le 07:30 quando inizia il nostro viaggio alla vista di Adrano, nella speranza di trovare bel tempo e di non avere intoppi durante il tragitto, che la testa è già alla partita che si disputerà 7 ore più tardi. Le speranze riposte nella squadre sono molte e tutte positive soprattutto dopo le ultime belle prestazioni offerte dai nostri beniamini (contro Cosenza, Battipagliese e S. Antonio Abate) e poi un risultato positivo potrebbe rilanciare l’Acri nei vertici alti della classifica. Non vediamo l’ora che si arrivi a destinazione, così dopo una breve pausa in autogrill, una deviazione considerevole e numerose ipotesi sulla formazione iniziale che scenderà in campo ci ritroviamo ad imbarcarci a Villa S. Giovanni, breve foto sul traghetto con la sciarpa dei nostri colori e alla vista di Messina un urlo ci accompagna: Forza Acri Alè, Forza Acri Alè!!!
Il tempo è dei migliori, e Catania è ormai alla nostra portata, non facciamo altro che fare pronostici sui risultati più disparati delle nostre inseguitrici in classifica. Arriviamo ad Adrano intorno alle 12:30, e dopo un breve pranzo raggiungiamo lo stadio con una convinzione: oggi ce la giochiamo, oggi possiamo vincere! Veniamo accolti dagli addetti e accompagnati nella tribuna stampa, il sintetico è in ottime condizioni e mentre i nostri beniamini si riscaldano in campo con stupore leggiamo le formazioni che uno “steward” ci consegna su un comunicato della società Adrano Calcio. La nostra difesa che ben si è comportata nelle ultime uscite è completamente stravolta, Mancino fa il terzino destro e Domanico il terzino sinistro, Filippo e Deffo sono i centrali, Foderaro va in panchina e il nostro Perri è in tribuna, ci consoliamo perché ritroviamo l’esperienza di Capitan Perrelli a centrocampo insieme a Cavatorti e Naccarato, davanti il ritorno di Galantucci e La Canna con Alessandrì completano gli undici che inizieranno la tanto attesa partita. Pronti via.. una prima incursione sulla destra di un folletto in divisa bianca porta in vantaggio l’Adrano, dopo appena 30 secondi siamo sotto di un goal, il mio sguardo si rivolge verso la tribuna opposta alla nostra, gli ultras acresi accorsi allo stadio sono con le mani nei capelli e mentre cerco di capire quanti temerari concittadini sono arrivati allo Stadio dell’Etna di Adrano che l’urlo dei giornalisti di casa ci investe.. dopo soli 5 minuti Adrano 2 Acri 0! Siamo increduli di fronte alla nostra squadra che con le gambe è in campo ma in realtà con la mente è ancora negli spogliatoi, la nostra difesa sbanda ad ogni incursione avversaria, l’Acri attacca a testa bassa e al 18’ accorcia le distanze su rigore realizzato da Galantucci, possiamo ancora raddrizzare la partita! Invece al 29’ lo stesso folletto di prima (alias Catania) porge l’assist a Calabrese che insacca e realizza il 3 a 1, la sala stampa è in piena euforia! In campo è un susseguirsi di emozioni e di capovolgimenti di fronte, 3 minuti più tardi un autorete di Cristaldi ci riporta in partita.. non riusciamo a trattenere la nostra gioia, cerco di essere più calmo possibile ma appena dietro l’angolo mostro i pugni ai miei compagni di viaggio in segno di esultanza, così la rabbia iniziale si trasforma in speranza!!!
Speranza che svanisce al 43’ dopo l’ennesimo errore della squadra, Di Mauro dal dischetto ci riporta sotto di 2 reti. Il secondo tempo è una continua sofferenza, la nostra squadra è irriconoscibile, non riesce a rendersi quasi mai pericolosa, eppure i nostri avversari non mi sembrano tecnicamente superiori ai nostri, tutt’altro! Non vedo l’ora che finiscano i 90 minuti, anche perché mi si stringe il cuore vedere Foderaro e Domanico terminare la gara da terzini, a tratti dimentico che in campo c’è anche qualche mezza punta, ti accorgi che ci sono anche loro dagli errori che gli stessi fanno sotto porta. Le domande rivolte dai giornalisti riecheggiano ancora nella mia testa: come mai Domanico gioca terzino? Foderaro ha qualche problema fisico? ma questa è la squadra titolare? ci aspettavamo un Acri diversa.. cari giornalisti anch’io mi aspettavo un’Acri diversa, probabilmente più cattiva (calcisticamente parlando), eppure il calcio è anche questo!
Ci aspettano altre 5 ore per ritornare a casa e prima di entrare in auto ci promettiamo di non parlare della partita appena terminata, invece sono quasi le 22 quando giungiamo ad Acri e per tutto il tragitto non abbiamo fatto altro che parlare delle scelte del mister e dei nostri calciatori, ancora non riusciamo a trovare una spiegazione a tanti quesiti!
Sul traghetto che ci riporta in Calabria prima e in autogrill dopo troviamo i temerari ultras di Acri che ogni domenica sotto il sole e sotto la pioggia seguono la squadra, è inutile dire che sono amareggiati anche loro! Tornati a casa ci salutiamo con la speranza di rivedere domenica tanti tifosi a riempire gli spalti del “Castrovillari” di Acri soprattutto per dimostrare l’ennesima volta (caso mai ce ne fosse bisogno) quanto calore e quanto attaccamento c’è nella gente di Acri per questi colori.. per i nostri colori, anche per questo pretendiamo che chi indossi quella divisa la rispetti e la onori.. e poi dopo possiamo anche perdere!
Un grazie agli amici di Adrano per l’ospitalità, la cordialità e la sportività con cui ci hanno accolto!

























































Foto: Angelino Ferraro



PUBBLICATO 06/03/2012

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