Non si è fatta attendere la replica dell’amministrazione comunale alle accuse dei consiglieri di Pd e Democratici per Acri, circa il taglio degli alberi nel bosco Galluzzo.
Per il Comune, da quanto scritto dai consiglieri Capalbo, Cozzolino, Bonacci e Capalbo, “si può evincere soltanto la pochezza politica della minoranza. E’stato proprio il Comune di Acri ad allertare, nel mese di novembre del 2011, sia il Comando dei Carabinieri che il Comando della Guardia Forestale dell’inconsueto taglio di alberi che si stava verificando nel Bosco Galluzzo. E allo stesso tempo – scrive l’amministrazione comunale - in via cautelativa, ildirigente comunale del settore Patrimonio, revocava a dicembre, il permesso rilasciato, per propria competenza, al privato cittadino. Permesso che riguardava la sola e gratuita pulizia del bosco da piante secche, alberi spezzati per cause naturali e quant’altro necessario trovato a terra. Materiale destinato al contraccambio della prestazione offerta dal privato”.
Per il Comune, “risulta così evidente, alla luce dei fatti, la consueta strumentalizzazione politica della minoranza nel denunciare alla stampa, dopo ben quattro mesi di ritardo e con riferimenti di bassa leva fuori luogo, quanto invece il Comune aveva già denunciato alle autorità competenti nel tempo dovuto e con la massima celerità.
Naturalmente, all’esito delle indagini, quando verranno individuati i responsabili dell’illegittimo taglio degli alberi, non mancherà, a quest’amministrazione, di procedere con le opportune azioni a tutela del patrimonio e per il risarcimento dei danni”.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 29-2-2012