E’ in programma per oggi, alle ore 12 presso la Corte d’Appello di Roma, l’udienza per la discussione del ricorso contro Gino Trematerra, a cui viene contestata la carica di europarlamentare. Due cittadini, Pietro Pettinato e Angelo Ferraro, assistiti dagli avvocati Ottone Martelli e Filomena Calabrese, ritengono infatti che Trematerra, che si è trovato inunacondizione di incompatibilità con il suo incarico di sindaco di Acri, abbia esercitato la sua scelta oltre i termini previsti dalla legge, cioè trenta giorni. Secondo i ricorrenti, la scelta andava fatta non oltre il 31 dicembre, per gli avvocati di Gino Trematerra entro l’11 gennaio. Il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello ha fatto proprie le argomentazioni del ricorso. Trematerra è diventato eurodeputato in base al trattato di Lisbona, che assegna un rappresentate in più all’Italia a Strasburgo. Quando è stato sancito il suo ingresso nelle assise europee era già sindaco, per effetto della vittoria alle Comunali del 2010. Il ricorso ha di fatto bloccato anche l’iter per la eventuale decadenza dalla carica di sindaco. Il consiglio comunale ha formalmente aperto la procedura di incompatibilità lo scorso 11 febbraio, mentre per domani sono previste le controdeduzioni del sindaco. Secondo indiscrezioni, Gino Trematerra avrebbe impostato le sue tesi solo sul ricorso presentato in Corte d’Appello, e questo avrebbe rallentato l’iter innescato dal consiglio comunale. Va da sé che se il ricorso dovesse essere accolto, Gino Trematerra rimarrebbe primo cittadino, altrimenti la procedura di incompatibilità verrebbe completata attraverso la comunicazione al Prefetto di Cosenza. In questo ultimo caso, si dovrebbe nuovamente votare. Ormai è sfumata la possibilità di riaprire le urne per la prossima primavera, in considerazione del fatto che si voterà il 6 e 7 maggio prossimi. Si voterebbe il prossimo anno e ci si chiede se questo periodo verrebbe coperto da un commissariamento del Comune o dalla reggenza sul modello Reggio Calabria.  
Le opposizioni intanto, in attesa di capire quello che succederà oggi nella Capitale, hanno ufficialmente richiesto un incontro al Prefetto Raffaele Cannizzaro, per avere informazioni più dettagliate su modi e tempi dell’iter. C’è ovviamente una diversa lettura politica della situazione, con la maggioranza di centro – destra che cerca di dilatare i tempi e andare alle urne più tardi possibile e le opposizioni di centrosinistra che invece vorrebbero bruciare le tappe e presentarsi al più presto al vaglio degli elettori.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 29-2-2012