La dimostrazione che la cultura ad Acri non è un optional è data dall'audacia di giovani studenti, che hanno valicato le presunte "barriere" dell'ignoranza cittadina.
Impavidi e imperterriti come Aiace d'Oileo contro la tempesta, sei ragazzi della classe V B del Liceo Scientifico "V. Julia" di Acri, hanno vinto anche le ultime difficoltà legate al maltempo e andranno a disputare la fase nazionale delle "Olimpiadi della cultura e del talento", iniziativa promossa dalla regione Lazio.
Dopo aver brillantemente superato l'ostacolo della prova eliminatoria, classificandosi tra le prime centottanta posizioni utili su circa tremila squadre concorrenti, sono ora pronti allo sprint finale. Si sono attribuiti un appellativo oneroso:"Gli Scapigliati", volenterosi di onorare l'eredità letteraria dei più importanti esponenti dell'omonima corrente tardo-romantica. I membri del gruppo sono: Nunzia Cofone, Stefano Feraco, Erika Gallo, Angela Guido, Francesco Roselli e Cristina Sposato. La prova eliminatoria verteva sui più disparati argomenti (logica, matematica, storia, geografia, musica e cultura generale) e l'elaborato veniva ponderato collettivamente, mentre adesso i ragazzi dovranno impegnarsi individualmente e sarà una somma complessiva dei punteggi dei singoli a determinare l'esito della gara.
E' evidente che il grado di difficoltà sarà più elevato, ma "Gli Scapigliati" si dicono fiduciosi. All'orizzonte accattivanti premi sono stati messi in palio dall'ente organizzatore; la squadra, classificatasi prima, potrà gratuitamente usufruire di una crociera di una settimana sulla tratta Civitavecchia-Barcellona; però, non sono mire pragmatiche ad animare lo spirito di questi ragazzi, ma la passione verso lo studio e la cultura.
Un cordiale ringraziamento va rivolto al corpo docenti del Liceo Scientifico "V. Julia", al Vicepreside Prof. M. Bonacci e al Dirigente Scolastico Prof. L. Aiello che hanno reso possibile la realizzazione di questa iniziativa.
Non resta che augurare un accademico "in bocca al lupo" a questi sei studenti che rappresentano un motivo di orgoglio per la comunità acrese.