Il consiglio comunale ha votato all’unanimità una delibera in cui si contesta al sindaco Gino Trematerra la condizione di incompatibilità con la carica di europarlamentare. Lo ha fatto al termine della seduta convocata per ieri mattina dal presidente Giuseppe Straface.
Il diretto interessato era assente “per motivi strettamente personali”. E' stato il suo vice Luigi Maiorano a spiegare come stanno le cose, dopo che entrambi hanno incontrato il Prefetto di Cosenza.
Secondo quanto spiegato da Maiorano, la normativa vigente, nel caso di europarlamentare, acclarata l'incompatibilità di carica, prevede che questa venga sollevata e non è automatica come in altri casi.
Quindi, questo sarebbe il percorso: il consiglio comunale solleva la questione, Gino Trematerra ha dieci giorni per produrre le sue controdeduzioni, il consiglio si riunisce nuovamente e comunica le sue decisioni al Prefetto, quindi si procede alla eventuale alla decadenza.
Maiorano ha anche fatto riferimento al ricorso che alcuni cittadini hanno presentato alla Corte d'Appello di Roma chiedendo la decadenza da europarlamentare per Trematerra, che non avrebbe rispettato i termini entro cui comunicare la scelta, cioè trenta giorni.
Il ricorso verrà discusso il prossimo 29 febbraio e, qualora dovesse essere accolto, Gino Trematerra continuerebbe a fare il sindaco della città.
Le opposizioni hanno ribattuto che chiederanno fin da subito un incontro al Prefetto per chiarirsi i dubbi che permangono.
Al di là di questioni procedurali, per il centrosinistra c'è una questione di rispetto istituzionale, che Trematerra non avrebbe dimostrato in questa occasione.
Insomma, nelle more di questa vicenda, qualora il ricorso venisse invece respinto, i termini per votare nella prossima primavera stanno per scadere, quindi non si dovrebbe far ricorso alle urne a breve.
Bisognerà capire cosa succederebbe dopo, se cioè si procederebbe al commissariamento oppure alla reggenza del vicesindaco.
Secondo le opposizioni, vi è già oggi una condizione di incompatibilità, avendo Trematerra già scelto di fare l'europarlamentare. Non è un caso che da tempo non firma atti ufficiali, in qualità di primo cittadino e, secondo quanto ha affermato Pino Capalbo, del Partito Democratico, oggi non avrebbe neanche i titoli per partecipare alle sedute del consiglio comunale.
In ogni caso la procedura di incompatibilità è stata avviata con l’atto del consiglio comunale. Più che il termine prossimo dei dieci giorni entro cui Trematerra può produrre le sue controdeduzioni, lo sguardo ora è rivolto alla Corte d’Appello di Roma, per capire se il ricorso venga accolto o meno. Si gioca tutto sulla data a partire dalla quale si contano i trenta giorni. Occorre in pratica capire se si inizia a contare dall’01 dicembre, come ritengono i cittadini che hanno promosso il ricorso, o dal 13 dicembre, come affermano invece i legali di Trematerra.

Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 12-2-2012.