Le pesanti affermazioni fatte dal consigliere comunale di Garda, Anna Codognola, secondo cui la comunità acrese si trasferirebbe in Veneto per portare avanti attività illecite, vengono condannate anche dal sindaco di Garda, Antonio Pasotti, che ha inviato una lettera al collega, Gino Trematerra.
“Le scrivo, a nome dell’amministrazione comunale di Garda, per esprimerle formalmente le nostre scuse e la nostra totale solidarietà per l’episodio increscioso provocato da una nostra concittadina, dalla quale prendiamo le distanze per ciò che ha affermato in un articolo apparso su un sito internet di informazione nazionale. Le affermazioni pronunciate dalla sig.ra Codognola, che purtroppo è presente in consiglio come consigliere di minoranza, sono imperdonabili, altamente diffamatorie e denigratorie nei confronti di un paese e di una comunità qual è quella di Acri, che ha sempre goduto del nostro rispetto. Sono presenti a Garda centinaia di cittadini provenienti da Acri e che risiedono nel nostro paese da decenni.
Si è sviluppata tra noi e loro un’integrazione totale sia dal punto di vista lavorativo che sociale. Siamo orgogliosi del rapporto che insieme abbiamo costruito, che si è consolidato nel corso degli anni e che noi riteniamo fondamentale per lo sviluppo turistico della nostra cittadina.
Rileggendo le frasi pronunciate dalla Sig.ra Codognola, che non è nuova ad esternazioni di questo tipo, rabbrividiamo, spero possiate accettare le nostre più sincere e sentite scuse e ribadiamo la totale distanza e la vergogna che l’amministrazione comunale di Garda ha provato leggendo le sciocchezze e le banalità, che questa persona si è permessa di scrivere. Certo che comprenderete il nostro profondo imbarazzo e il nostro disagio per l’accaduto, le ricordo che i cittadini di Garda non sono razzisti e che sono profondamente indignati per la pessima figura alla quale la sig.ra Codognola ci ha esposto.
Speriamo di averla nostre ospite al più presto e nel salutarla calorosamente, la prego di estendere ai suoi concittadini la nostra solidarietà e le nostre scuse.”