Cosenza - Fc Acri: 3 - 2
Redazione
Fc Calcio Acri (4-3-1-2): Gardi; Sposato, Filidoro, Domanico, Filippo, Bilotta, Foderaro, Cavatorti (77' Zicarelli), Alessandrì, Galantucci, La Canna. A disp.: Mauro, Naccarato, Levato, Bonomo, Zicarelli, Perri, Mancino. All. Ferraro Marcatori: 6' Longobardi, 42' La Canna, 51' Mosciaro (rig.), 79' Mosciaro, 92' Galantucci. Arbitro: Mangino di Tivoli Note: Gara disputata a porte chiuse sul campo neutro di Scalea. Terreno in erba sintentica. Espulso al 75' l'allenatore del Cosenza Napoli e al 92' Filidoro per uun entrata pericolosa su Biondo. Ammoniti: Mosciaro, Cavatorti, Ciano, Gassama, Parisi. Corner: 3-3; Recupero: 1'pt - 4' st Scalea - Nuova sconfitta per la squadra del presidente Scaramuzzo che esce sconfitta nell'inconsueto derby giocato a porte chiuse, contro un modesto Cosenza. Un tre a due che non la dice tutta dal momento che l'Acri visto sul comunale di Scalea è sembrata più squdra, dimostrando e cercando di imbastire sempre l'azione con palla a terra. Cosa che invece non ha fatto per nulla il Cosenza, andato subito in vantaggio con un gol di Longobardi, in netto fuorigioco, che si inserisce nello spazio, entra in area e batte il portiere Gardi. Gli uomini di Napoli soffrono l'iniziativa degli avversaritre andando molto spesso in bambola. L'Acri una volta subito il gol, cerca di imbastire le trame di gioco e prende le misure ad un Cosenza che non riesce a giocare, anzi cerca le ripartenze con lanci lunghi per i due davanti, Mosciaro e Longobardi. Al 9' Varriale commette un errore sbagliando la misura dell'appoggio a Franza. Alessandrì, inconsistente per tutto l'incontro, si avventa sulla sfera ma l'intervento del portiere del Cosenza è provvidenziale. Il Cosenza, un attimo dopo, ha sui piedi la palla del raddoppio con lo stesso Longobardi. La punta si ritrova sola davanti al portiere e prova a sorprenderlo con un pallonetto che termina alto con la porta sguarnita. Al 21' l'Acri colpisce la traversa con Cavatorti che recupera palla e calcia violentemente dalla destra, la palla finisce tra i piedi di Alessandrì che non riesce a buttarla dentro lasciando che la difesa avversaria liberi. E' provvidenziale poco dopo un intervento di Ciano che devia su una zampata rossonera. Il forcing della squadra rossonera è martellante e il Cosenza è sempre in affanno con Romano che non riesce a creare nessuna superiorità, dal momento che Domanico, partita eccellente la sua, non lo fa ragionare. Al quarantesimo arriva il meritato pareggio per la squadra di Ferraro. Mario La Canna recupera un pallone e si invola sull'out di destra, lascia partire un bolide che si insacca sotto la traversa con Franza immobile. Nella ripresa partono bene i padroni di casa. Cross di Mosciaro sulla sinistra e stacco vincente di Biondo. L'arbitro però ravvisa una trattenuta e annulla. Al cinquantesimo passano nuovamente gli uomini di Napoli. Longobardi entra in area sulla sinistra, sul dribbling l'attaccante cosentino si sente toccare e si tuffa, l'arbitro distante, abbocca e concede, dopo un'esitazione, il calcio di rigore che viene trasformato da Mosciaro. Il Cosenza va subito vicinissimo al tris. Mosciaro trova il fondo, entra in area e mette la palla in mezzo. Biondo tira a botta sicura e Gardi compie un miracolo, ci riprova sulla ribattuta Longobardi ma Filippo quasi sulla linea respinge nuovamente. L'Acri cerca di raddrizzare la partita ma il Cosenza con le ripartenze e con l'ingresso, in difesa dell'esperto Parisi, cerca le ripartenze. Al 75' l'arbitro manda negli spogliatoi l'allenatore del Cosenza Tommaso Napoli dopo un battibecco con Sposato, reo di perdere tempo e non voler restituire la palla all'avversario. Al 79' i rossoblù del Cosenza mettono al sicuro il risultato. Cross di Biondo sulla sinistra e Mosciaro di testa in volo timbra la sua doppietta. Anche sul tre a uno l'Acri non si da per vinto e continua a macinare quel gioco che il Cosenza, visto all'opera ieri, dovrà cercare se vorrà concludere qualcosa in questo girone di ritorno, cerca l'arrembaggio finale che dà i suoi frutti quando Galantucci batte Franza con una parabola deliziosa in seguito ad una punizione dal limite. Una sconfitta subita in questa maniera nell'economia di una stagione ci sta, quello che non si accetta sono i torti arbitrali di una terna che ha "regalato" qualcosa alla squadra del Cosenza, ma si sa che recrinare non serve, ora c'è bisogno di ricompattare tutto l'ambiente e la sosta servirà proprio a questo.
Foto: Grazioli - Angelo Ferraro |
PUBBLICATO 30/01/2012
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