Il titolo di questo articolo anzi lettera non è casuale, ma è scritto in modo chiaro per far capire che una semplice pagina del social network facebook è forse stata scambiata da alcuni amministratore per un organo istituzionale.
Ma facciamo un po' di chiarezza, la pagina (non sito) in questione si chiama THIS IS ACRI ed è una pagina creata sul “sito” facebook.com nel giugno del 2010 , il 4 per la precisione,con il solo scopo di aggregare una comunità quella di Acri (Cs) in modo limpido, spiritoso e a volte anche serio su varie tematiche che interessano il nostro paese, attraverso immagini “satiriche” attraverso foto e attraverso commenti di chi condivide l'essere “acritano”. Si “acritano” proprio perchè la pagina ha la caratteristica di esprimere il pensiero in dialetto, a volte corretto altre meno, “acritano” anche se sarebbe meglio usare il termine ACRESE, forma meno dialettale per definire gli abitanti di ACRI.
In questi giorni la pagina (non sito) in questione è stata parecchio frequentata a seguito di un articolo apparso sul “Corriere di Verona” e sul sito “Affariitaliani.it” e venuto a conoscenza della comunità acrese grazie all'impegno investigativo di Acrinrete.info, nel seguente articolo si parla di presunte infiltrazioni mafiose in appalti pubblici nel comune di Garda (vr), ad opera di ditte calabresi per la precisione ditte con titolari originari di Cutro (kr) il nome di Acri è inserito dalla signora Anna Codognola, Consigliere comunale di Garda (Vr) nel contesto di queste infiltrazioni mafiose nel seguente modo : ..."Ci sono costruzioni dove girano milioni di euro in un momento di forte crisi, che ci sembrano molto sospette. Ci chiediamo da dove arrivino tutti questi soldi per costruire case lasciate poi vuote o sfitte e attività commerciali che sul lago sono dirette da tanti personaggi del Sud Italia. Da nostre informazioni, un intero paese in provincia di Cosenza, Acri, sta per trasferirsi sul lago di Garda: per fare i turisti? Non crediamo proprio".
L'intero paese in questione in modo,quasi, se non del tutto unanime ha visto offensive, e pesanti queste frasi, frasi stesse che ledono l'immagine della comunità acrese assolutamente esterna a situazioni mafiose che purtroppo sono presenti in terra Calabra.
Ritornando al caso “THIS IS ACRI”, dico caso perchè la signora Codognola in una lettera inviata a “Il Gazzettino della Calabria” scrive ciò: “Il sito poi THIS IS Acri su facebook, fatto da vostri concittadini, ha aperto il dialogo, ma non mi ha lasciato assolutamente replicare nella più totale mancanza di democrazia, pertanto le mie spiegazioni sono cadute nel vuoto, anzi mi hanno anche pesantemente insultata. Scorretti e antidemocratici: sicuramente questo dovevo precisarlo.“
A questo punto dunque da amministratore della pagina THIS IS ACRI credo ci sia bisogno di ulteriori chiarimenti, partendo dal presupposto che la pagina come spiegato in precedenza è formata quasi totalmente da “acresi” e ovvio che la maggioranza a scrivere siano appunto acresi,ma questo non togli a nessuno il democratico diritto di replica, diritto non negato neanche alla signora Codognola che nella serata di giovedi per la precisione alle ore 22.01 e magicamente apparsa sulla bacheca della pagina con post in replica ad alcune affermazioni scritte dagli utenti stessi, affermazioni alcune un po' colorite, ma risposte altrettanto colorite della diretta interessata, è vero anche questo è diritto di replica, affermazioni poi cancellate nella nottata dalla signora Codognola ma alcune per fortuna ancora in nostro possesso attraverso una funzione semplicissima in dotazione su tutti i computer, la funzione “Stamp R Sist” funzione che fa una semplice foto allo schermo, la signora dunque che ritiene la pagina antidemocratica si sbaglia in modo grossolano,anche perchè nessuno l'ha bannata e con lei nessuno ha eliminato commenti di un sostenitore della signora stessa presenti ancora (spero) sulla pagina.
Quello che però tengo a precisare è che le scuse ad una comunità offesa non si fanno attraverso facebook ma attraverso gli organi istituzionali sopratutto per la carica da amministratore che la Codognola occupa, ma se proprio vogliamo essere magnanimi chiunque nel 2012 può pubblicare su blog, siti e addirittura su facebook, perchè no creando ed amministrando una pagina in risposta agli abitanti “antidemocratici” di Acri.
Per chiudere vorrei precisare che questa è una “lettera” e non un articolo giornalistico in quanto non sono un giornalista ma un quasi “sfigato studente” come qualcun'altro definisce alcuni studenti di ingegneria. Spero vivamente in un semplice messaggio della signora Codognola che magari sia il seguente ; “chiedo scusa ad Acri” lasciando al dì fuori anche la politica di Garda in questa storia anche perchè Acri e Garda hanno molte cose in comune , ma Acri si trova in Calabria, Garda in Veneto. Saluti Francesco Spina unico amministratore della “semplice pagina facebook” THIS IS ACRI.