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I 24 autisti del servizio scuolabus occupano la stanza di Trematerra

Rosanna Caravetta
Foto © Acri In Rete
Sono stati momenti concitati quelli vissuti ieri mattina a Palazzo Gencarelli, sede del municipio. I 24 dipendenti dell’Acri Trasport, ditta che dal 2003 per conto del comune gestisce il servizio di trasporto dei bambini delle scuole materne ed elementari su tutto il territorio, che non percepiscono lo stipendio da ben 11 mesi, hanno occupato la hall che precede l’ufficio del primo cittadino, Gino Trematerra. Vogliono delle risposte, le pretendono e fin quanto non le avranno si dicono costretti a non poter garantire più il regolare servizio di trasporto scolastico e dei disabili. Sono disperati, arrabbiati per una condizione economia al limite della sopravvivenza.
«Sto aspettando da mesi di ricevere lo stipendio – ci racconta un dipendente – per poter pagare a mia moglie tanto malata una risonanza magnetica di cui ha bisogno». «Stiamo rischiando di non riuscire più neanche a comprare il pane – racconta un’altro dipendente – e nessuno oramai ci fa pi credito».
Insomma, una situazione non più sostenibile considerando il fatto che per molti di loro quel salario rappresenta l’unica fonte di reddito e di sostentamento delle proprie famiglie. Una situazione di cui la Filt- Cgil di Cosenza con il segretario Pino Rota si è fatta carico informando, nei giorni scorsi, attraverso una lettera indirizzata al prefetto Cannizzaro, al sindaco Trematerra e alla direzione aziendale dell’Acri Trasport la situazione di estremo malessere in cui versano i lavoratori preannunciando, in assenza di risposte , azioni di protesta. Protesta che, ricordiamo, era stata già intrapresa nello scorso mese di settembre, prima dell’inizio delle scuole, poi sospesa in vista di possibili accordi. «Ma si trattato di false promesse – dicono i lavoratori – tanto che ad oggi nulla cambiato». «Di fronte a tutto – sottolinea, invece, il segretario Rota – sorprendente l’atteggiamento, indifferente, superficiale, assunto dell’amministrazione comunale e lo dimostra il fatto che stamane nessuno degli amministratori è uscito fuori dai propri uffici per dialogare con noi».
Terminato il sit-in al comune i lavoratori hanno distribuito davanti alle scuole volantini per spiegare all’intera cittadinanza e ai genitori dei bambini che usufruiscono del servizio cosa li ha spinti ad una azione tanto estrema. «Fino ad oggi, con enormi sacrifici personali e delle nostre famiglie e con grande senso di responsabilità per il delicato servizio reso alla collettivitàdi Acri – si legge nella lettera – abbiamo comunque garantito il trasporto».
Stamattina previsto un sit-in dei lavoratori davanti alla prefettura.


Fonte: "Gazzetta del Sud" del 10-11-2011.
gli animi dei lavoratori erano scaldati dalla lunga attesa si è presentato in Comune cercando giustizia nel bel mezzo di una vera e propria aggressione verbale da parte di un protestante nei confronti degli amministratori che erano intenti nel loro lavoro quotidiano, vanificando così di fatto, l’incontro che si doveva tenere alle ore 10:00.

PUBBLICATO 14/11/2011

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