Lavoratori della Acritrasport nuovamente sul piede di guerra. Rivendicano il pagamento di undici mensilità arretrate, cioè tutte quelle che si riferiscono all'anno in corso, quattordicesima compresa.
L'Acritrasport assicura il trasporto e l'assistenza a disabili e il trasporto, su tutto il territorio comunale, dei bambini che frequentano le scuole materna ed elementare. Svolge questo servizio, per conto del Comune, dal 2003, quando cioè l'allora l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Nicola Tenuta, decise di esternalizzare il servizio trasporto di alunni e disabili e si rivolse direttamente alla Acristrasport.
Per l'organico dei lavoratori si attinse al bacino dei Lavoratori Socialmente Utili e ai Lavoratori di Pubblica Utilità, i cosiddetti Lsu-Lpu. Gran parte di loro vennero stabilizzati in questa nuova avventura, gli altri furono invece assunti direttamente.
Svolgono le mansioni di autisti e accompagnatori. Durante l'estate, quando le scuole sono chiuse, sempre per conto del Comune, fanno anche la lettura dei contatori dell'acqua.
Tra la fine di agosto e l'inizio di settembre, sempre per la mancata corresponsione di diverse mensilità arretrate, i ventiquattro lavoratori in questione diedero vita a un sit-in di protesta davanti al Municipio, con contestuale sospensione dell'attività lavorativa.
L'inizio dell'anno scolastico bloccò in qualche modo la protesta, che, se fosse andata avanti, avrebbe creato innumerevoli problemi, soprattutto agli utenti interessati. A tutt'oggi, purtroppo, i problemi legati al mancato pagamento degli arretrati, da aprte dell'azienda, permangono in tutta la loro gravità.
Ieri la segreteria comprensoriale della Filt-Cgil ha inviato una lettera al prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, alla direzione aziendale della Acritrasport e al sindaco Gino Trematerra.
Con questa iniziativa, la Filt-Cgil “denuncia, a tutt'oggi, la mancata erogazione, da parte della ditta Acritrasport, delle mensilità da gennaio a ottobre 2011, lavorate e non retribuite per tutti i lavoratori appartenenti alla ditta in questione per il trasporto scolastico. Tale situazione - prosegue la missiva – non è più sostenibile, in quanto il salario rappresenta per gli stessi l'unica fonte di reddito e di sostentamento delle proprie famiglie. Le condizioni economiche dei lavoratori e delle loro famiglie sono al limite della sopravvivenza, con le conseguenti ripercussioni di carattere psicofisico che derivano da tale drammatica vicenda. Inoltre – scrive ancora la Filt-Cgil -, per l'assenza del salario, i lavoratori non possono garantire le più elementari attività socioeconomiche, come recarsi al lavoro con il proprio mezzo, oltre all'esposizione nei confronti di istituti bancari che stanno determinando una vera e propria emergenza sociale”.
Si chiede quindi al Prefetto “di convocare un urgente incontro con i soggetti interessati, al fine di trovare una soluzione, anche per evitare, per le ragioni esposte, il blocco delle attività di trasporto scolastico nel Comune di Acri”. Il Comune deve all’azienda ancora una cospicua somma per il servizio svolto. Nei giorni scorsi è stato firmato un mandato di pagamento di 50 mila euro, ma basteranno appena per pagare una sola mensilità ai lavoratori.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 8-11-2011.