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Faccia a faccia con il sindaco Gino Trematerra

Redazione
Foto © Acri In Rete
A quasi un anno e mezzo dal suo insediamento il sindaco di Acri, Gino Trematerra, affronta con noi le questioni che stanno attanagliando il nostro territorio, cercando di dare quelle risposte che i cittadini stanno attendendo da tempo.

Lei si è prodigato a comprare mezzi anche sofisticati per la raccolta rifiuti ma la percentuale della raccolta differenziata ad Acri è pari allo 0,00... Come mai?
R. La raccolta differenziata in questo momento è zero. Per risolvere questo problema ho incaricato un tecnico che ha lavorato ad un apposito progetto, già approvato. Adesso si provvederà ad inviare l'incartamento alla regione in modo tale da ricevere un sostanzioso contributo per avviare la raccolta differenziata. Come comune ci siamo dotati di mezzi idonei per la raccolta come, ad esempio, alcuni mezzi all'avanguardia che ci permetteranno di entrare nel centro storico. Nella prossima riunione di Giunta formalizzeremo l'avvio di questo importante progetto.

Martedì 4 ottobre c'è stata una riunione degli LSU e LPU nei locali della Sala Polivalente per concordare il modo in cui chiedere conto al sindaco e alla giunta in merito alla delibera di giunta n° 162. Il loro malumore deriva dalla discrezionalità con la quale sarebbero stati individuati i cinque nomi per il tempo pieno. Insomma, una scelta arbitraria e non dettata da criteri oggettivi. Come mai si è passati dalle 23 unità alle 28 attuali?
R. Nelle scelte effettuate da noi non c'è stata nessuna faziosità, non si è deciso di fare il tempo pieno per motivi politici, la regione ci ha imposto di effettuare il tempo pieno ma non abbiamo potuto assicurarlo a tutte le unità. Attraverso una nostra indagine e con l'ausilio dei nostri dirigenti, abbiamo individuato gli elementi più idonei a cui affidare determinate mansione, dunque, assicurare il tempo pieno. Noi siamo aperti a tutti e non difendo le posizioni politiche di nessuno. Se domani avessimo la possibilità di dare ad altri LSU/LPU il tempo pieno lo faremo senza nessun problema. Una cosa ci tengo a ribadirla è che non si è fatto il tempo pieno per motivi politici.

In una situazione così drammatica, come quella attuale, non le sembra strano che vengono affidate ad un avvocato ben 13 cause, quando istituendo un ufficio legale, si potrebbe risparmiare in modo da non arrivare, per le spese legali del comune, a cifre esorbitanti?
R. A questa domanda non vi posso purtroppo rispondere in quanto voglio fare un accertamento, ma se dovesse essere così, certamente, sarebbe una cosa gravissima. Se si dovesse accertare che questa cosa corrisponde al vero faremo in modo che non accada più.

Ci capita di tornare a casa tardi la sera e spesso veniano avvicinati da tre o quattro cani randagi. Questo è un problema che nessuna amministrazione ha mai affrontato. Come intende risolvere il problema?
R. E' un grosso problema di cui, la mia amministrazione è al corrente. Noi abbiamo un grosso debito nei confronti del canile di Rende che si aggira intorno a 80.000,00 euro. Proprio in questi giorni con i dirigenti del canile abbiamo avuto un incontro per la risoluzione di questo debito. Purtroppo, essendo le casse comunali vuote, non possiamo assumerci altri oneri. Comunque ho chiamato i veterinari per sterilizzare questi cani randagi, in modo tale che non possano riprodursi. Il problema è noto e in maniera o nell'altra cercheremo di ovviare a questa situazione.

L'Atto Aziendale presentato il 29 settembre prevede il ridimensionamento dell'ospedale di Acri, cosa ne sarà del presidio acrese?
A tal proposito il PdCI acrese le chiede "e chiedono alla cittadinanza tutta, cosa si aspettava da Gino Trematerra se per anni quest'uomo ha rivestito incarichi politici prestigiosissimi e per il nostro paese ha fatto poco e niente!"

R. Ai signori del PdCI risponderò tra un mese. Il sindaco di Acri ha scelto di farlo per dare alle risposte positive alle tante domande. Ho ricoperto e ricopro attualmente molte cariche e, avendo portato il buon nome di Acri in tutto il mondo, ho ritenuto di dare una mano al mio paese scendendo in campo perché la mia presenza potesse dare un input diverso. Sulla questione ospedale ho sempre detto ai miei concittadini, e lo ribadisco anche ora, di star tranquilli in quanto la politica sta lavorando per loro e sono pronto ad assumermi tutte le responsabilità del caso qual'ora dovessi fallire. I cittadini sull'ospedale possono stare tranquilli. Il nostro ospedale è un'ottima struttura e non verrà abbandonata.

Altra notizia che sta allarmando un po' tutti sono le chiusure dell'Enel, del Tribunale, degli uffici del Giudice di Pace, dell'Agenzia delle Entrate.

R. Noi abbiamo scritto, dicendo che la nostra disponibilità è completa. Abbiamo sottolineato pure che se ci fosse una legge nazionale, per quanto riguarda la chiusure del Tribunale, noi non potremmo fare nulla, ma ci batteremmo per potenziarli e farli rimanere sul territorio. Per la questione giudice di Pace, posso affermare che non ci saranno cambiamenti, abbiamo già detto che noi ci carichiamo tutte le spese per fare in modo che rimanga in loco.
Sul ridimensionamento dell'Enel ho scritto una lettera per chiedere delle spiegazioni a tale riguardo. Dalle notizie in mio possesso posso affermare che se ridimensionamento ci sarà questo riguarderà soltanto i dirigenti, cioè verranno accorpati i dirigenti a capo della struttura, mantenendo lo stato occupazionale così com'è, Acri perderà soltanto il dirigente. Noi ci stiamo muovendo in tutti i fronti e certamente l'Enel non può dimenticare che qui ha trovato sempre la nostra disponibilità. Giorno 11 ottobre ci sarà un incontro tra i sindacati e l'azienda e solo dopo di allora avremo notizie certe, ma la forza lavoro rimarrà sempre la stessa, anche nel prossimo futuro.

Abbiamno chiesto ad un giovane acrese : "Perchè te ne vuoi andare?"... Spiazzandomi mi ha risposto: "Perchè devo restare?" Chi più di lei può dare una risposta a questa domanda.
R. Pur essendo un parlamentare europeo e segretario regionale del mio partito e ricoprendo molti incarichi, sono qui perché amo il mio paese e ho voluto che i miei figli rimanessero ad Acri, anche quando avrebbe potuto rimanere nelle città dove si erano laureati. Il mio obiettivo è quello di formare una classe dirigente che sappia assumersi quelle responsabilità che le permetteranno di governare la città. Certamente mi corre l'obbligo di rispondere all'ultimo comunicato del PD dove mi si accusa di immobilismo quando, la mia amministrazione, ha messo in cantiere ben 10.000.000,00 di euro, con cui termineremo e realizzeremo molte cose, come il Palazzetto dello Sport e molto altro ancora. Tutto questo per creare le condizioni affinché i giovani possano rimanere. Certamente abbiamo un problema di solvibilità in quanto le casse comunali sono vuote, ma stiamo cercando di fare degli investimenti per il futuro di questi nostri giovani. Purtroppo ci siamo trovati con dieci milioni di debiti, frutto di scelte sbagliate, vedi il teatro e l'ascensore. Vi faccio l'esempio di piazza Beato Angelo, un lavoro di 2.500.00,00 che per il momento non possiamo terminare perché una parte di questi soldi, ben 800.00,00 euro, sono stati stornati per appianare altri debiti.
Questo è e sarà un momento di felicità per Acri, per investimenti che abbiamo messo in cantiere e per le risposte che daremo. Voglio dare un segno a questo mio paese.
Voglio dare un esempio ai giovani, io sono partito da zero, con mia madre che trasportava vino, sulla testa, e lo faceva per cercare di darmi un pezzo di pane. Questo mi è servito da monito per spingermi ad andare avanti, per questo voglio ribadire che nella vita non è importante dove nasci ma quello che realizzi.


Nella campagna elettorale appena passata lei disse che la sua era una candidatura di servizio…

R. Io sto cercando di fare il più possibile per il mio paese ma se anche non si dovessero realizzare ciò che abbiamo messo in cantiere, non posso dire di non averci provato.
Mi ha chiamato l'on. Aurelio Misiti, viceministro di questo governo, dicendomi di avere una disponibilità economica per la realizzazione della Sibari-Sila, anche perché con Acri aveva un debito di riconoscenza. Ho chiesto allo stesso di invitare le autorità in modo tale da coinvolgere tutti e senza nessuna esclusione, dal presidente della provincia, on. Mario Oliverio, al sen. Cesare Marini, sindaco di San Demetrio Corone, cosicché tutte le comunità fossero rappresentate.
Daremo la possibilità, poi, attraverso la costruzione di un ponte di 250 metri, di avvicinare Là Mucone ad Acri con un investimento di 7.500.000,00 di euro. E tutto questo per i giovani e il loro futuro perché solo con le infrastrutture riusciremo a dare prospettive a loro.

È notizia di alcuni giorni fa, che la frana sulla 660 è aumentata e con la chiusura dell'ospedale Acri sarà ancora più isolata. Che notizie ci sono per la galleria?
R. Per la frana ho già contattato l'Anas che ha effettuato il carotaggio e di qui a poco verrà risistemato tutto il tratto interessato dalla frana. Per quanto riguarda la galleria, pare che ci siano rimasti ancora 150 metri per sbucare. C'è da dire che ai 20.000.000,00 di euro dovremmo aggiungere altri 12.000.000,00 per terminarla completamente. Ci tengo a dire che l'idea della galleria è stata la più grande fesseria che sia mai stata fatta nel nostro territorio.


PUBBLICATO 11/10/2011

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