Fc Acri - Messina: 2 - 1
Marcello Gencarelli
Scalea: Cecere 6, D'Alterio 6, Caldarella 6, Coppola 6.5, Criaco 7; (23'st Grillo 6), Occhipinti 6, Agate 7, (21'st Irrera 6), Lonardo 6, Coulibay 5; (7' D'Angelo 6), Ferraro 6.5, Corona 6 Allenatore; Pensabene 6 In panchina: Clavo, Lo Piccolo, Cocuzza, Scarratino Marcatori: Cavatorti (A), 3'st Galantucci (A), 13'st Agate (M) Arbitro: Mazzei di Brindisi, 6 (Falconetti di Barletta e Matera di Molfetta) Note: Spettatori 2000 circa, con 150 giunti da Messina. Al 36' st Corona (M) sbaglia un calcio di rigore. Ammoniti: Di Iuri (A), Domanico (A), Maio (A), Foderaro (A); Criaco (M). Angoli 6-2 per il Messina. Recupero: pt 1', st 3'+1' Acri - Una pagina di storia, è stata scritta. Meglio di cosi non si poteva proprio iniziare. L'Acri, dinanzi al proprio pubblico, quello che aveva ancora in mente le imprese della scorsa stagione, la gara conclusiva col il Roccella, la festa per la promozione in d dello scorso 10 aprile, cinque mesi dopo si ripresenta al "Città di Acri" e lo fa con la classe ed il passo di una grande. Il Messina è squadra forte, attrezzata per il salto di categoria. La città, la dirigenza i tifosi sanno bene che la serie d sta stretta ad una piazza che sino a qualche anno fa militava in serie A. In campo ha gente come Corona e Coppola, che hanno calcato anche la massima serie, Ferrara, Occhipinti, Agate. Niente paura però, mister Ferraro manda in campo un 4-4-2, con Martucci e Filidoro difensori esterni, Deffo e Bilotta centrali. Centrocampo affidato a Perrelli e Cavatorti con Domanico a sinistra e Berlingeri a destra, pronti a servire il duo d'attacco Galantucci Sergi. In campo quindi anche il neo acquisto Sergi, non certo al top della condizione, ma al quale va riconosciuto il primo grande merito: quello di aver servito a Cavatori la palla del primo gol. Il Messina che risponde pure con un 4-4-2 appare quadrata a centrocampo, con Coppola e Lo Nardo centrali. Agate e Coumbaly esterni, fragile però in difesa e poco incisiva in attacco, con Corona in giornata "no" e Ferraro quasi inesistente. L'ex attaccante del Catania si presenta più volte sotto porta mancando sempre la conclusione vincente, sbagliando un rigore e trovandosi di fronte un giovane portiere come Di Iuri sicuramente migliore in campo. Il ragazzo, alla sua prima partita in serie d, reduce in settimana, da un infortunio alla spalla, disputa una grande partita salvando in più di una occasione il risultato. Alla fine il successo dell'Acri è meritato anche se, soprattutto nella ripresa, per oltre venti minuti, il Messina da prova del grosso blasone che ha, impensierendo in più di una occasione la difesa dell'Acri. Parte subito col piede sull'acceleratore il Messina che dopo appena 60 secondi si rende pericolosissima con Corona. Tre minuti ancora e Corona da ottima posizione spara alto. Al 6' Filidoro fa partire un cross in area, Sergi spizzica di testa, Cavatorti raccoglie, si gira ed insacca. Stadio in delirio con il Messina che già all'8' tenta la risposta. Su Agate Di Iuri compie il primo miracolo della giornata. Qualche minuto dopo si rende pericoloso Galantucci, poi è ancora Di Iuri ad opporsi a Corona. Al 36' su tiro di Corona, Martucci prende la sfera con le mani, il direttore di gara decreta il penalty e, dagli undici metri, a portiere spiazzato, Corona manda però a lato. Per Corona è la consapevolezza di una giornata negativa, per l'acri quella di poter guadagnare i primi tre punti della stagione. Nella ripresa dopo tre minuti arriva il raddoppio. Bilotta con un lancio lungo serve Galantucci che con un diagonale supera Cecere. Al 13' Berlingeri perde palla a centrocampo, il Messina recupera Corona serve Agate che insacca. L'Acri sembra accusare il colpo ma il Messina ogni qualvolta tenta di portarsi sotto porta, un pò per imprecisione dei suoi, un pò per l'estrema bravura Di Iuri non riesce a segnare. Serie di cambi da una parte e dell'altra, Pensabene manda in campo Irrera, D'Angelo e Grillo. Ferraro richiama Domanico inserendo Maio, Berlingeri schierando Bonomo e Sergi, non ancora in perfette condizioni, al posto del quale manda in campo l'ottimo Foderaro che in un paio di nitide occasioni fa gridare al gol il pubblico di casa. INTERVISTE. Mister Ferraro è soddisfatto a fine gara. "Con un pò più di personalità avremo potuto gestire meglio il doppio vantaggio. E' mancata - ha aggiunto - la giusta determinazione nel possesso palla. Schierando Sergi come prima punta, ci ha indotto a cercare la profondità, mettendo in crisi in alcune occasioni la difesa. Bisogna tener conto che avevamo di fronte una squadra importante che diventerà col tempo importantissima, con giocatori che non hanno nulla a che fare con questa categoria". Sul gol subito, il trainer di Polistena, tiene a puntualizzare come "Abbiamo subito gol su una palla persa da Berlingeri. L'errore sta a monte, in quanto avremmo dovuto scaricare prima la palla non tenendola". Il trainer fa un'analisi su quello che è stato l'approccio tecnico alla gara. "Il Messina alla fine aveva più che un 4 4-2 un 4-2-4, la nostra scelta è stata cosi un 4-5-1 in modo da poter aggredire i due centrocampisti avversari ed evitare di giocare uomo contro uomo, cosa che in campionato di serie d, contro gente come Corona e Ferraro è praticamente un autogol". Ferraro ammette poi di non conoscere ancora il campionato ma di aspettarsi comunque una buona affermazione dell'Acri. "Siamo una matricola e, nonostante io alleno da quattordici anni, si tratta del mio primo campionato in d. Non ho quindi - ha commentato Ferraro - una conoscenza approfondita del torneo. Di certo l'Acri crescerà e faremo di tutto per fare appassionare la gente. Oggi una grande parte l'ha svolta proprio il pubblico. E' questo che mi riempie d'orgoglio". A concedersi ai cronisti anche il portiere Di Iuri. Ottima la sua prestazione alla prima uscita in d. "Sono contento per la prestazione e per quello che ha fatto l'intera squadra. E' una vittoria importante - ha affermato Di Iuri - la prima in casa contro una blasonata come il Messina. Meno male per il rigore di Corona sul quale ero spiazzato. L'importante è aver vinto. Per me è il primo anno in d, spero di fare bene e chissà poter fare anche un salto di categoria". Dall'altra parte, mister Pensabene, è a dir poco, amareggiato. " E' stata una giornata storta - ha affermato il trainer giallorosso - a volte le sconfitte, sotto certo aspetti, sono anche salutari. E' stata una partita in cui abbiamo sbagliato un rigore ed in cui il portiere loro si è superato in più di quattro occasioni. Loro hanno trovato i gol su difesa schierata. Questo significa che dobbiamo rivedere qualcosa. Il campionato è ancora lungo, la sconfitta è inaspettata ma serve a capire anche che campionato sarà. A noi è mancata la finalizzazione anche se credo che un pareggio non sarebbe stato scandaloso". Sulla squadra dell'Acri, Pensabene tiene a precisare come " si tratta di una squadra battagliera che incontrando il Messina, dopo essersi ritrovata in vantaggio, col cuore e con i denti, ha portato la vittoria sino alla fine ". L'attaccante Corona non ci sta. Ammette le proprie responsabilità e parla di una scarsa incisività sotto porta. " Tutte le squadre che affronteremo giocheranno con il coltello fra i denti. Il Messina non può certo perdere contro l'Acri. Con Ferraro abbiamo creato una decina di palle gol ma dobbiamo essere più determinanti ".
Foto: Filippo Gradilone. Fonte: "Quotidiano della Calabria" del 12-09-2011. |
PUBBLICATO 12/09/2011
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