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Festa PD. I big contro Musi

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Il tema del dibattito era su "Questione meridionale e prospettive per la Calabria" ma è bastato poco perché la discussione si spostasse interamente sullo stato di salute del Pd. Solo il tempo che Sandro Principe, Mario Franchino ed Enza Bossio, elogiassero i dirigenti locali per aver organizzato la Festa Democratica, una delle sei in tutta la provincia cosentina, e poi gli interventi dei tre autorevoli esponenti democratici si sono soffermarti a lungo su passato, presente e futuro del Pd. Dichiarazioni al vetriolo, molta autocritica, accuse a Roma. Dice Franchino; "vorremmo sapere quando finisce il commissariamento anche perché l'azione di Musi, anche in questo momento è inefficace. Ha prodotto ferite profonde in passato, con la sconfitta elettorale di Cosenza, ed ora non riesce a dare le linee guida per i congressi." E' un fiume in piena, Franchino, che aggiunge; "quanto detto da Migliavacca qualche mese fa non è stato attuato, siamo allo sbando, aspettiamo che Musi ci dica che vuole andare via perché in Calabria devono svolgersi i congressi." Bossio ascolta, Principe non è soddisfatto.
Dice la prima; "la presenza di Musi è stata dovuta alla nostra incapacità ma da un anno e mezzo a questa parte non siamo riusciti a organizzarci e dal 19 luglio, ovvero dall'ultima riunione fatta a Lamezia, nulla è cambiato." Quindi un messaggio per Roma; "mi auguro che si facciano subito i congressi ma che, soprattutto, si faccia chiarezza sulle candidature alle politiche perché non vogliamo un'altra Mazzuconi", (senatrice lombarda eletta in Calabria, ndr).
In chiusura Principe apparso più cauto; "il Pd ha bisogno di organismi e di una struttura anche per veicolare la nostra azione in consiglio regionale altrimenti rinchiusa nelle stanze di palazzo Campanella, per fare ciò è importante la scelta della classe dirigente. Il Pd deve capire che è un partito nazionale e come tale deve assumersi la responsabilità di affrontare la questione meridionale. Ciò è difficile se nel partito non ci sono leader che facciano sentire la propria voce nelle sedi opportune."
Infine la situazione locale; Musi? "Bisognerebbe comprendere quale è la sua missione, quale la strategia portata avanti. Non vorrei che qualcuno stia lavorando perché i congressi non si svolgano."

PUBBLICATO 12/09/2011

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