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“Esco e….imparo”: il territorio si apre alla disabilità.

Maria Liguori
Foto © Acri In Rete
L'Istituto Comprensivo "V. Padula", grazie al Dirigente Scolastico, prof. Giuseppe Straface, da sempre attento e sensibile alle problematiche dell' integrazione e dell'inclusione , ha cercato di potenziare e migliorare il livello di integrazione degli alunni disabili attivando una serie di progetti atti a favorire "occasioni di apprendimento", in quest'ottica è stato realizzato un progetto educativo - didattico rivolto a tre alunni con difficoltà della scuola secondaria di primo grado, dal titolo "Esco e…imparo. Un intervento per l'autonomia e per l'apprendimento delle attività sociali". Tale esperienza è nata dalla collaborazione e dal lavoro sinergico tra la scuola e l'Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile di Acri , diretta dalla dott.ssa C. Luberto.
I ragazzi, infatti, sono seguiti dalle neuropsichiatre infantili , dott.ssa G. Cundari e dott.ssa E. Mannarino, per la parte prettamente diagnostico - clinica e partecipano,inoltre, ad un intervento educativo - riabilitativo, per l'acquisizione di autonomie, attuato dall'educatrice professionale della ASP, I. Bonparola. Gli alunni, con differenti livelli di difficoltà, accompagnati dalle docenti ( R.De Luca, S. Falcone e M. Liguori), dall'educatrice professionale della ASP e dalle assistenti (E.Gabriele ed A.Greco), hanno effettuato, grazie al pulmino del Comune, una serie di uscite nel territorio, ognuna delle quali relativa a contesti di vita significativi ed ecologicamente rilevanti. Le uscite hanno avuto come meta luoghi istituzionali come l'Ufficio anagrafe e dei Servizi Sociali del Comune, l'Ufficio Postale, la Biblioteca Comunale, la Comunità Montana, il museo "S. Vigliaturo", la basilica ecc. e luoghi ricreativi quali i negozi, il mercato, la piazza, la villa comunale, il bar, ecc. La presenza a scuola di alunni con bisogni speciali impone un più elevato livello di raccordo tra i professionisti della scuola, ma richiama l'intervento di altre qualifiche professionali esterne ad essa, come gli operatori dell'ASL e degli Enti Locali, che con metodologie e linguaggi diversi, mirano ad un unico disegno educativo. Il livello di integrazione è strettamente connesso alla possibilità ed alla capacità di creare un'adeguata rete di comunicazione e di relazione tra i differenti contesti professionali che concorrono insieme a fornire le varie risorse, necessarie per garantire la maggiore inclusione possibile. La scuola diventa così un luogo di relazione tra le varie agenzie educative e tra le diverse persone che si occupano di ragazzi con difficoltà.
Per l'alunno disabile, le acquisizioni del curricolo scolastico hanno valore se si traducono in competenze di vita quotidiana. Pertanto, scopo del Progetto "Esco e…..imparo" è stato quello di condurre l'allievo a riutilizzare alcune delle abilità sviluppate in classe e nel centro di riabilitazione dell'ASP di Acri (esprimersi, leggere, scrivere, utilizzare il danaro, muoversi, rispettare le regole ecc.) nelle concrete occasioni di vita. Tale esperienza ha offerto la possibilità di accedere, in modo abbastanza autonomo, ai vari ambiti della vita quotidiana e ha allargato sensibilmente le occasioni di partecipazione sociale. Consapevoli di tutte le reali problematiche che l'alunno incontra nel cammino dell'integrazione, con il Progetto "Esco e…imparo", si è avanzato il tentativo di sviluppare un percorso graduale e realistico caratterizzato da una serie di strategie (didattica implicita e metodologia della quotidianità) che vedono l'alunno al centro del percorso formativo in maniera attiva.
Le scelte e le azioni non devono scadere nell'assistenzialismo o nel tentativo esclusivo di colmare un deficit, bensì devono mirare alla costruzione del Progetto Vita della persona disabile, realizzato in base alle sue aspirazioni, alle sue risorse e alle sue potenzialità cognitive, comunicative, relazionali e sociali. Il Progetto si è concluso a scuola con un incontro finale tra Dirigente, docenti, operatori della ASP e famiglie, e con l'esposizione di un percorso fotografico dei momenti più salienti delle uscite fatte. I risultati ottenuti hanno soddisfatto tutti , l'esperienza, infatti , ha avuto una ricaduta positiva soprattutto sui ragazzi, che si sono sentiti protagonisti attivi del percorso effettuato , nella piena condivisione e partecipazione. Si tratta di un progetto - pilota per l' innovativa metodologia utilizzata, e si auspica, visti i positivi risultati ottenuti, di ampliarlo e potenziarlo per altri ragazzi con nuovi bisogni speciali. UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE : ad Arianna, Francesco e Giuseppe portatori, non di disabilità, ma di qualcosa di "speciale" che dovrebbe tendere a "farsi normale" il più possibile; a tutte le persone che, nei luoghi istituzionali, ricreativi e commerciali, si sono resi disponibili ad accogliere e ad accompagnare i ragazzi in questo percorso. Grazie a tutti voi che avete permesso che questo Progetto si realizzasse.

























































PUBBLICATO 13/07/2011

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