Le sale dello storico Palazzo Sanseverino Falcone hanno ospitato, sabato 11 giugno, un evento di grande interesse per tutti gli studiosi e cultori delle tradizioni popolari e del dialetto calabrese.
Si tratta della presentazione, promossa dalla Fidapa di Acri e dall'AMMI di Cosenza, di una raccolta di proverbi, detti popolari, filastrocche, ninne nanne e quant'altro può essere espressione dell'anima di un popolo, dei suoi sentimenti, della sua saggezza.
L'opera è frutto di una paziente ricerca compiuta dalla dott.ssa Michelina Giannice. Nata ad Acri nel 1927, laureata in farmacia nel 1949 (probabilmente una delle prime donne calabresi ad aver frequentato una facoltà scientifica), ottiene la titolarità della farmacia di San Giacomo d'Acri e qui, a contatto continuo con la gente del posto (non si dimentichi che la farmacia era in passato un luogo privilegiato di incontro e di socializzazione) nasce l'idea di raccogliere tutte le espressioni dialettali ed i detti popolari che le capitava di ascoltare.
Dopo la sua morte avvenuta nel 2010, la cognata Carla Monti Giannice, con la collaborazione di Ada Giannice Arecco e Cristina Giannice Luzzi, ha curato la pubblicazione di tutto il prezioso e imponente materiale (ben 368 pagine) per far sì che tale patrimonio possa essere conservato e trasmesso alle generazioni future, affinché non dimentichino le proprie radici familiari e storiche.
I proventi della vendita del libro saranno destinati ad associazioni ed istituti di carattere religioso ed assistenziale.
La cerimonia ha inizio con i saluti della Presidente Fidapa di Acri, Marianna Viteritti, della rappresentante dell'AMMi di Cosenza, Martina Scarcello, dell'Assessore alla cultura, Anna Vigliaturo, del Presidente della Fondazione V. Padula, prof. Giuseppe Cristofaro. Tutti mettono in rilievo la straordinaria importanza dell'opera e rendono omaggio alla famiglia Giannice, che tanta parte ha avuto nella vita culturale della città.
Segue l'intervento del prof. Giuseppe Abbruzzo, direttore del periodico "Confronto" di Acri, che rileva l'importanza del dialetto sotto molteplici punti di vista. Rivendica innanzi tutto la sua dignità di "lingua", dotato com'è di proprie regole grammaticali, sintattiche, fonetiche; sottolinea la sua efficacia espressiva, il suo pregnante valore emotivo, tant'é che in alcune situazioni viene spontaneo, anche per le persone abituate ad esprimersi in un italiano forbito, ricorrere ad espressioni del proprio dialetto, per dar sfogo alle proprie emozioni. Ancora, il relatore evidenzia il valore del dialetto come espressione della cultura popolare, avvertendo di non considerare riduttivo l'uso di tale aggettivo, perché, come si evince anche dalla lettura dei proverbi raccolti in questo testo, la cultura popolare spaziava dalla meteorologia alla medicina, dalla gastronomia alla botanica, dalle credenze religiose alle riflessioni sui sentimenti umani e sulle età della vita.
Pillole di saggezza, trasmesse oralmente da una generazione all'altra, che hanno trovato, nella paziente ed accurata ricerca compiuta da Michelina Giannice, una sistemazione completa ed organica.
La presentazione del libro e l'intera cerimonia, conclusa con le commosse parole con cui il figlio, Dott. Marco Florita ha ricordato la figura materna, è stato un omaggio alla memoria di una donna di grande cultura e sensibilità, professionista rigorosa ed insieme madre esemplare, rivolto anche all'intera comunità di Acri, che in questa raccolta può riconoscere le proprie radici più profonde.