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Amianto all’ufficio postale. Proteste e malori.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Proteste, disagi, polemiche ed anche malori. Tutto questo si è vissuto ieri all'esterno dell'ufficio postale centrale di via De Vincenti. La struttura, sita all'ingresso della città, è la più grande delle cinque presenti sul territorio. Avrebbe dovuto riaprire al pubblico proprio ieri, martedì, dopo tre giorni di lavori di ristrutturazione. Ed, invece, le saracinesche dell'ufficio sono rimasta abbassate. Il personale, impiegati e porta lettere, si è rifiutato di entrare, sicchè gli sportelli sono rimasti chiusi tra lo stupore e le proteste degli utenti costretti a rivolgersi agli uffici delle zone limitrofe o a quelli privati. Insomma una giornataccia per pensionati e, soprattutto, docenti, impegnati a spedire le raccomandate contenenti i modelli per l'aggiornamento delle graduatorie permanenti in scadenza il primo di giugno. Gli interventi di ammodernamento dell'ufficio, riguardano l'interno e la realizzazione di alcuni locali. Sebbene non terminati del tutto, l'ufficio, ieri, ha riaperto ugualmente ma il personale si è trovato di fronte una situazione incresciosa e preoccupante. Nel piazzale retrostante gli operai avevano provveduto ad accumulare anche pannelli di amianto. All'interno, invece, una grande quantità di polvere di dubbia natura imperava su sedie e scrivanie. Da qui la decisione degli impiegati di incrociare le braccia. Intanto la preoccupazione, e con essa la tensione, sale quando tre impiegati avvertono un senso di forte prurito e di soffocamento al punto di rivolgersi alle cure dei medici del locale ospedale. Gli sportelli restano chiusi, mentre il direttore delle filiale, provvede ad informare gli enti preposti attraverso telefonate, fax ed e-mail. La situazione, però, non cambia. L'Asl non interviene, il materiale resta al suo posto e all'interno l'aria è irrespirabile. L'ufficio resta chiuso anche nel pomeriggio. Oggi ci si augura che la vicenda possa trovare una soluzione positiva considerato anche che sono in pagamento le pensioni Inps.
Dopo le proteste da parte dei dipendenti, dovute alla presenza di pannelli di amianto, l'ufficio postale centrale, ha riaperto ieri mattina. Sulla vicenda il sindaco Trematerra ha inteso rilasciare una sua riflessione; "nell'esprimere solidarietà ai lavoratori, invito e diffido il direttore provinciale affinché siano attuati tutti quegli interventi necessari per la messa in sicurezza dei locali. L'amianto, presente nei locali, non può essere sottovalutato e fa meraviglia che da tanti anni le Poste non abbiano provveduto al suo smaltimento. L'Ufficio Postale di Acri Centro svolge un ruolo importante per la cittadinanza e una sua, anche se momentanea, chiusura provoca proteste e forti disagi alla popolazione. La salute dei lavoratori và salvaguardata e bisogna tempestivamente intervenire affinché non rimangano dubbi sulla sobrietà e purezza dell'aria che all'interno dei locali respirano sia i lavoratori che le centinaia di persone che giornalmente vi si recano. Si resta in attesa di un sollecito e positivo riscontro prima di intraprendere azioni conseguenti al ruolo di responsabile della sanità sul territorio che compete al sindaco."

PUBBLICATO 01/06/2011

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