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Un megatone di cazzate.

Franco Bifano
Foto © Acri In Rete
Non ci posso credere!! Ancora lui, "frottolo" (l'ottavo nano) ne ha combinata un'altra delle sue. Questa volta, addirittura, in "trasferta" in Francia. Qualcuno lo fermi, per favore. Fermi questa incontinenza verbale. Gli spieghi che si fa fatica a stargli dietro (l'ho già scritto). Non so, gli suggerisca qualche settimana di vacanza… magari a Lampedusa… magari in affitto nella villa che poi non ha neppure comprato. Tutto purché stia lontano da microfoni e telecamere. Mi ero ripromesso di lasciar perdere, ma le "sparate" sul nucleare sono davvero un "capolavoro" di diplomazia e poi riguardano tutti noi e il nostro futuro legato alle fonti energetiche. In ogni caso danno una idea dello spessore politico di questo Statista da paese dei balocchi che da noi riveste, nonostante tutto, il ruolo di Presidente del Consiglio.
Facciamo un passo indietro. "L'energia nucleare e la forma di produzione più pulita e più sicura di energia ed è il futuro" tuonava, qualche tempo fa, in una intervista televisiva, aggiungendo che bisognava riappropriarsi del nucleare. A parte le grossolane stupidaggini sostenute, l'energia nucleare non è affatto la più pulita, basti pensare alle scorie che restano radioattive per migliaia di anni, inoltre, come ci insegna quanto successo in Giappone, non è certamente la più sicura. La tesi ribadita più volte in precedenti occasioni era: nel programma del Governo vi è il nucleare, di conseguenza, se i programmi hanno un senso vanno attuati. Questo nonostante la "minaccia" della consultazione referendaria, che hanno tentato di disinnescare facendola slittare "strategicamente" al 13 giugno nella speranza che, con la gente in vacanza, non si raggiungesse il quorum.
Dopo la catastrofe in Giappone, le cose cambiano: viene stimolata la sensibilità (un tantino assopita) anche nei più distratti, e quindi succede che i sondaggi, diano per certo, non solo il raggiungimento del quorum, ma anche una valanga di voti contrari al nucleare. Per un uomo come il Premier, che utilizza i sondaggi anche per decidere come allacciarsi le scarpe, è un vero dramma. Allora per correre ai ripari, dal cilindro magico di questo acrobata dell'illusionismo, spunta un emendamento che "annulla" i progetti nucleari dichiarati indispensabili in precedenza. Una clamorosa marcia indietro, dettata dalla paura di essere travolti dalla volontà popolare, che proprio tutti Ministri e Sottosegretari si affrettano a smentire con argomentazioni al limite del patetico. Si erano appena convinti di aver raggiunto lo scopo quando, ancora una volta, il nostro supereroe sorprendendo tutti rimette le cose a posto. Dopo essersi inginocchiato nell'incontro con Sarkozy in Francia (lo ha scritto ieri il quotidiano La Padania) accettando di bombardare la Libia, nella successiva conferenza stampa ha ammesso platealmente, senza un minimo di pudore, di aver fatto una sorta di gioco delle tre carte per far annullare il referendum, infischiandosene, quindi, della sovranità popolare sbandierata in altre occasioni di comodo. Superato quindi subdolamente lo scoglio referendario, si dovrebbe riprendere il progetto nucleare come se nulla fosse accaduto. Insomma, nucleare si, nucleare no, le Centrali Nucleari prima si fanno, poi non si fanno più, poi si rifanno ma non si sa bene dove e ne quando.
Per fortuna al momento, pur non essendoci le Centrali, le uniche cose già in produzione sono i megatoni di cazzate che questi saltimbanchi improvvisati, a turno, sparano a raffica nella speranza di confondere le idee di chi non condivide lo "sfruttamento" dell'atomo come principale fonte di energia.

PUBBLICATO 28/04/2011

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