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Ad Acri la Casa dell’anziano.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Sebbene il nuovo Piano Strutturale Comunale di Acri sia ancora in una fase embrionale, qualche idea da far confluire in un progetto piùcomplessivo incomincia a venir fuori. Il sindaco Gino Trematerra ha già fatto sapere che è sua intenzione far inserire nel nuovo Piano, che dovrà disegnare lo sviluppo del territorio per il futuro, la Casa dell’anziano. Si tratta di un’idea che l’attuale primo cittadino aveva lanciato in campagna elettorale e che ora incomincia a prendere forma. Dovrà sorgere nell’area attualmente occupata dal Centro Sperimentale Dimostrativo dell’Arssa. Il Centro è ubicato in una zona attigua alla struttura che fino a qualche decennio fa ospitava il salumificio gestito dall’allora Esac. E’intenzione di Trematerra concedere un’altra area in cui ospitare l’impianto dell’Arssa e utilizzare la sede attuale per far sorgere un centro dotato dei necessari servizi per accompagnare la fase della vecchiaia.
L’Arssa dovrebbe avere invece il bosco di Gallice, che presenterebbe tutti i requisiti per ospitare il Centro Dimostrativo. Esisterebbe già un’intesa di massima tra il Comune e l’Agenzia. Per quanto riguarda la Casa dell’anziano, bisognerà capire dove attingere i fondi necessari alla sua realizzazione e chi ne potrà usufruire.Anche in questo caso è evidente che un’idea di massima esiste già, ma èpresto per poterne parlare. Una casa famiglia, per anziani e persone in stato di necessità, sta nascendoanche in contrada Santa Zaccheria, a opera della Cooperativa Don Milani.
Il presidente Nello Serra e i suoi collaboratori vi stanno indefessamente lavorando da anni e gli sforzi stanno peressere coronatidal successo. In questo caso, per i fondi fin dall’inizio non ci si è fatti nessuna illusione sulla possibilità di poter attingere alle casse pubbliche e ci si è ingegnati con iniziative edonazioni di privati. L’utilizzo del terreno del Centro Dimostrativo riporta d’attualità anche quello della struttura dell’ex salumificio. Qualche anno fa si era pensato alla possibilità di darla in gestione ai privati, ma, per un motivo o per un altro, non se n’è fatto nulla. Sarebbe il caso di riprendere il discorso.

Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 22-01-2011.

PUBBLICATO 22/03/2011

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