Ormai quasi sempre quando si parla di giovani se ne discute in termini negativi. Definiti consumatori abituali di alcol, egoisti, perlopiù superficiali, dediti all'utilizzo di droghe, attaccati al denaro e sostanzialmente disinteressati a tutto tranne che ai telefonini e ad internet, social network in primis.
Eppure (per fortuna) si verificano episodi che raccontano di un'altra gioventù fatta di ragazzi che navigano in rete, che si scambiano sms., che frequentano magari anche i pub e bar ma che dimostrano di conoscere ed avere valori importanti come l'amicizia, quella disinteressata, e la solidarietà, non quella verbale che di solito non si nega a nessuno e si distribuisce a piene mani, ma quella concreta, quella dei fatti. Solidarietà che dovrebbe essere patrimonio genetico di ogni individuo, ma che, in questa società impegnata in altre direzioni, fatica ormai a trovare spazio anche quando si tratta di difendere i più deboli, quelli che hanno imparato a sopportare i calci che quotidianamente ricevono dalla vita.
Accade che una Scuola Media di Catanzaro organizzi (come in tutti gli istituti) le visite di orientamento, utili ai ragazzi per farli entrare in contatto con le diverse realtà scolastiche per meglio organizzare ed indirizzare, il proprio percorso formativo. In una delle classi impegnate in questa attività c'è un ragazzo Down per il quale la scuola, incredibilmente, non trova accompagnatori. Di conseguenza il ragazzo non può seguire i compagni. I genitori si rivolgono ai Carabinieri chiedendo il rispetto della normativa di riferimento a tutela dei soggetti diversamente abili.
La Dirigente, a quanto pare una "tosta", manifesta ai docenti l'intenzione di non autorizzare in futuro alcuna uscita o gita per lo studente down e, contestualmente, chiede ai suoi compagni di classe di non portare a conoscenza del ragazzo le date delle future uscite. Gran bella idea non c'è che dire! I compagni di classe si rifiutano. Dicono che senza quel loro amico speciale non andranno da nessuna parte, che senza di lui non parteciperanno a nessuna gita, perché è lui la loro forza. Grandiosi!
Per fortuna conosco Dirigenti scolastici che amano il loro lavoro. Gente che nonostante i profondi tagli alla scuola pubblica riesce, a volte compiendo veri e propri salti mortali, a garantire uniformità di condizione a tutti i ragazzi. Ci riescono anche perché dedicano, ogni giorno, le migliori energie ai loro studenti con una particolare sensibilità ed attenzione verso quelli più "sfortunati". Evidentemente la Dirigente della scuola di Catanzaro è di un'altra pasta. Forse per la gestione degli studenti studia per corrispondenza, magari uno di quei corsi speciali dove con 100,00 euro ti mandano a casa: libri, dispense, diploma finale, e batteria di pentole tutto incluso.