Da giorni ormai la questione immigrati è tornata alla ribalta sulle pagine dei giornali. Dopo gli ultimi sbarchi avvenuti a Lampedusa e il possibile arrivo di altri barconi, si parla ormai, di un'isola al collasso, dove da giorni si attende il trasferimento di queste persone verso altre regioni ed altri centri d'accoglienza, ma questo processo risulta essere rallentato a causa del trabocco dell'ormai totalità dei centri e per la poca disponibilità da parte di alcune regioni nel dimostrare solidarietà ai naufraghi.
Mentre questo disagio si aggrava sempre di più, ad Acri si vive la situazione opposta, infatti, l'unico centro per minorenni in Calabria, "La casa di Abou Diabo", che negli ultimi anni ha svolto un ruolo da protagonista per l'integrazione ed il sostenimento di queste persone, rischia di chiudere. Questo potrebbe accadere a causa della mancanza di finanziamenti da parte dello Stato, cosa assurda ed assai paradossale visto che potrebbe essere una valida alternativa per offrire ospitalità a queste persone.
Notevole è stato l'impegno in questi anni dei responsabili del centro che hanno fatto il possibile per meglio integrare questi giovani ragazzi nella nostra comunità, non senza poche difficoltà. Insomma un'altra bella realtà per Acri e non solo, è pronta a chiudere battenti. L'unica speranza è affidata alle nostre istituzioni