Ricordare Vincenzo Sposato e nello stesso tempo sensibilizzare l'opinione pubblica circa una malattia tanto rara quanto grave. E' questo l'obiettivo dell'associazione "Un Angelo di nome Vincenzo" che ha organizzato per domani, mercoledì, dalle 17,30 al palazzo Falcone, un convegno-dibattito su; "Anemia di Fanconi; informare, coinvolgere, motivare".
Sono previsti gli interventi di Carlo Dofour, responsabile di ematologia clinica all'ospedale "Gaslini" di Genova, di Domenico Sperlì, primario del reparto di pediatria all'Annunziata di Cosenza, del sindaco Trematerra, degli assessori Simone e Vigliaturo e di Mara Nigro, presidente dell'associazione "Fanconi" di San Fili. L'anemia di Fanconi è una grave malattia genetica presente dalla nascita ma che può manifestarsi anche in età adulta e chi ne è affetto presenta problemi ematologici. Attualmente, purtroppo, non esiste una terapia efficace. Il piccolo Vincenzo aveva appena dieci anni quando si ammalò e dopo un calvario di undici mesi dovette arrendersi. La data del convegno non è casuale visto che il 23 febbraio è il compleanno di Vincenzo e con questa iniziativa l'associazione, nata un anno fa, vuole centrare l'attenzione sulla ricerca e sulla informazione.