NEWS Letto 3236  |    Stampa articolo

“Abou Diabo” a rischio chiusura.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
I continui sbarchi di clandestini sulle coste calabresi degli ultimi giorni hanno evidenziato il paradosso della possibile chiusura del centro di accoglienza “La casa di Abou Diabo” di Acri, proprio mentre non si sa dove ospitare i minori che provengono dalle zone più disparate a bordo di gommoni. Il centro acrese, nato da un'idea della cooperativa sociale Promidea, è ormai allo stremo per mancanza di finanziamenti, dopo che per circa tre anni è riuscito a raggiungere risultati straordinari nell'integrazione di giovani accompagnati alla maggiore età. Una speranza poteva arrivare dal finanziamento di un progetto triennale, ma la commissione, riunitasi tra Natale e Capodanno, per valutare tutti i progetti arrivati al Ministero degli Interni sui Centri di Accoglienza per minori, decide che la Casa di Abou Diabo è ammessa, ma non finanziata, al 49° posto, cioè al penultimo, in graduatoria. Solo trenta saranno finanziati.
«Il centro - ricorda il responsabile Luigi Branca - ha avuto circa 30 ospiti in questi tre anni di vita: tutti, e sottolineo tutti, hanno avuto il permesso di soggiorno (chi di 1 anno, chi di 3, chi addirittura di 5) , circa la metà di loro è rimasta ad Acri, gli abbiamo (io e gli altri 4 operatori) trovato una casa e soprattutto un lavoro in un paese dove la disoccupazione giovanile è al massimo livello. Abbiamo fatto molti protocolli d’intesa – continua Branca - e quindi i ragazzi per meglio integrarsi hanno avuto e avrebbero avuto ancora per i prossimi anni, visite dentistiche e oculistiche gratuite, medicinali gratuiti, tornei di calcio e scacchistici e tante altre cose ancora. Noi operatori siamo stati in visita in molti altri centri e vi posso assicurare che i nostri ragazzi sembravano vivere in un hotel a cinque stelle. Ora - aggiunge ancora il responsabile del centro -, leggendo i giornali in questi giorni si scopre che tutti i centri sono al collasso mentre in quello di Acri, che ospita solo due persone e potrebbe ospitarne altri, non arriva nessuno. Sui quotidiani nazionali leggo queste cifre: totale sbarchi in Italia (ultima settimana) 5.526 di cui 5.384 uomini, 34 donne e 108 minori. Ora io mi chiedo dove li mettono tutti questi minori se per legge non si possono rimpatriare? Dove si mettono tutti questiminori se i centri di accoglienza per minori sono stracolmi? Si aprono nuovi centri e quelli già esistenti chiudono, mi sembra un controsenso. Come mai si aprono tanti in Sicilia e si chiude l’unico centro perminori nonaccompagnati in Calabria? Questo nostro centro èstato un fiore all’occhiello per Acri e per tutta la Calabria, soprattutto dopo i vergognosi fattidi Rosarno, il paese ha voluto bene a questi giovani immigrati e gli ha offerto accoglienza». Branca ha anche parlato con Trematerra e con l’assessore alle Politiche Sociali Simone e «ci hanno assicurato il loro interessamento».

Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 20-02-2011.

PUBBLICATO 20/02/2011

© Riproduzione Riservata  E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di sue foto (© Acri In Rete) presenti in esso.

Ultime Notizie

POLITICA  |  LETTO 4423  
Approvato l’assestamento di bilancio ma l’opposizione chiede le dimissioni del sindaco
L’assestamento di bilancio va in aula per la sua approvazione ed alla fine lo vota solo la maggioranza, ovvero Pdl, Udc e Psi, contrari IdV e Pd. Sull’argomento ha relazionato l’assessore al ramo, A ...
Leggi tutto

SPORT  |  LETTO 4003  
Valle Grecanica - Fc Acri: 1 - 1
Nemmeno oggi per la Valle Grecanica è arrivata la vittoria che manca addirittura da dieci giornate ma contro la capolista Acri non si poteva fare di più. Nel derby calabrese la ruota si ferma sul pa ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 4200  
Consumo di alcol in aumento
A Palazzo Sanseverino-Falcone, convegno sui giovani e le dipendenze organizzato dal Comune. In molti fanno uso di cannabis, ma c’è un netto distacco dalle droghe “pesanti”
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 4371  
Prove d’evacuazione a scuola
L'istituto Comprensivo di Là Mucone era una delle quattro scuole pilota della provincia di Cosenza, scelte dalla Prefettura, per la prova di evacuazione degli studenti dal proprio edificio scolastic ...
Leggi tutto

POLITICA  |  LETTO 3878  
Dimensionamento scolastico, protesta anche Là Mucone
Dopo San Giacomo, anche Là Mucone protesta per la delibera di giunta con la quale si dispone il dimensionamento scolastico sul territorio comunale.
Leggi tutto