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E’ ora di smettere con la politica bordello!

Cecilia Donato - Catia Scaglione
Foto © Acri In Rete
Il mondo arabo è in rivolta per abbattere gli annosi regimi dittatoriali, si percepisce la sensazione che i popoli assoggettati stiano prendendo coscienza di nuove pulsioni per il raggiungimento di una vera democrazia, che l'Italia, invece, aveva conquistato illo tempore, ma oggi rischia di essere messa in discussione, chissà forse è già corrotta e perduta e non ce ne siamo accorti.
Dunque, dicevamo, in alcuni paesi si insorge contro governi arroganti che non tengono conto delle legittime richieste di una società che vuole essere civile e chiede regole, rispetto delle leggi, lavoro, diritto allo studio, contrariamente in Italia continua a perdurare uno stato comatoso, di rassegnazione, di assuefazione verso una politica che deturpa la vita pubblica e l'immagine stessa del "Bel Paese" nel mondo.
A conferma di questa triste fotografia anche le parole espresse da un figura rappresentativa della maggioranza nonché esponente del PDL l'onorevole Pisanu, l'unica voce critica, come è stato definito in un recente articolo del Corriere della Sera: "Così non si va avanti nessuno può resistere a questa pioggia acida di mala politica…. Berlusconi deve chiarire la sua posizione nelle sedi opportune".
A quanto pare anche tra i giovani del centrodestra si registra un certo malumore, tant'è vero che si stanno raccogliendo le firme per chiedere le dimissioni di Nicole Minetti, consigliere regionale della Lombardia, che sicuramente avrà titoli e preparazione ma sembra, stando alle ultime informazioni, di essersi distinta maggiormente come abile organizzatrice di "eventi" e serate goliardiche del Presidente, quest'ultimo permettendole di fare poca gavetta ed essere premiata sul campo, mentre agli altri giovani onesti del centrodestra e non, rimane da seguire un iter di studio, di impegno e di sacrificio, valori sacrosanti per qualcuno, ma purtroppo oneri sempre più gravosi da sopportare per altri. Altro che meritocrazia!
Pur nella diversità delle ideologie politiche non si può non riconoscere un punto di convergenza anche tra schieramenti opposti, in quanto connotano e qualificano un'onestà intellettuale e palesano la convinzione che la maggior parte degli Italiani, al di là delle appartenenze politiche, non sopportano più l'immagine di un'Italia "nave sanza nocchiere in gran tempesta /, non donna di provincia, ma bordello/".
Dunque bisogna avere il coraggio di esprimere indignazione verso questo governo che si caratterizza ormai per gli scandali a cui quotidianamente siamo sottoposti, per la difesa ad oltranza dei propri "vassalli e dame" disposti a tutto, anche a costo di mortificare la natura della dignità femminile e in ultimo per gli attacchi contro i guardiani del sistema giuridico attraverso proclami e leggi ad personam risaputi da tutti.
Ma da tutto questo marasma chi avrà l'audacia e il coraggio di invertire la rotta e volgere lo sguardo alla difficile e complessa situazione italiana?
Il popolo vuole e pretende che si governi per fronteggiare i bisogni e i problemi che sono tanti, uno fra tutti il bisogno del lavoro, diritto sancito dalla Costituzione e base di un progetto di vita senza il quale non si può vivere; eppure la crisi, che sta imperversando nel nostro Paese, ha determinato la perdita negli ultimi mesi di tanti posti di lavoro con tutte le problematiche connesse per quanti si ritrovano a tirare avanti senza la possibilità di contare su un salario; per non parlare dei giovani i quali pur avendo molti di loro tutte le carte in regola vedono sempre più lontana la possibilità di crearsi un futuro. E a tal proposito quando si legge che il proprio Presidente del Consiglio si trastulla con escort e minorenni, sborsando fior di quattrini facendole guadagnare molto di più di quanto un operaio in cassa-integrazione riesce racimolare in un anno, allora non si può come cittadini che sentirsi indignati e offesi.
Naturalmente nella vita privata ognuno è libero di vivere come meglio crede senza dar conto a nessuno, ma un uomo delle Istituzioni deve avere più rispetto del ruolo che ricopre e più rispetto degli Italiani che hanno subìto tagli economici sproporzionati rendendo a tutti la vita sempre più disagiata e difficile.
Altro che efficienza e buon governo!
Allora che dobbiamo fare? Oramai la questione non è solo politica ma soprattutto morale, il nostro "No" come cittadini deve assumere una dimensione pubblica, non può restare racchiuso nella intimità della nostra coscienza, è indispensabile "contestare", "protestare", perché dobbiamo riappropriarci del concetto di ciò che è Bene e ciò che è Male e riacquistare la consapevolezza che bisogna agire per l'amore del bene comune e non per amore di sé. La colpa non è solo di Berlusconi ma di tutti quei politici di ogni colore che hanno contribuito e consentito tale deterioramento, o hanno guardato da un'altra parte concorrendo alla progressiva svalutazione dell'ideale costituzionale e di un' idea più profonda del senso di essere cittadini al servizio della collettività.
Non sono solo parole astratte "libertà, uguaglianza, fratellanza", bensì pilastri su cui si fonda una società di eguali!
Questo nostro Paese ora ha bisogno più che mai di un'alternativa seria che metta in sicurezza la democrazia e risani le ferite.
Lo scenario politico è variegato e gli attori sono diversi ma chi avrà la parte principale ancora non è dato sapere. Da una parte si affaccia il Terzo Polo con Casini, Fini, e Rutelli, dall'altra c'è un Pd che sembra forse uscire dalla confusione di questo ultimo periodo, poi Nichi Vendola, che conquista consensi soprattutto tra i giovani, e IDV con Di Pietro che si fa vedere sempre più agguerrito.
In ogni modo l'auspicio è di non perdere l'occasione di riscatto: è doveroso, per tutti coloro i quali pensano di poter risollevare e risanare le sorti del Paese, mettersi intorno ad un tavolo con impegno propositivo e obiettivi condivisi; è necessario ragionare seriamente sulle riforme di cui l'Italia ha bisogno per uscire dallo stato di crisi tenendo in considerazione in primis gli interessi dei cittadini, i quali disperatamente chiedono di essere rappresentati degnamente per ritrovare la serenità e l'orgoglio di essere Italiani.

PUBBLICATO 02/02/2011

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