Troppi gli incroci privi di segnaletica pericolosi per automobilisti e pedoni.
Rosanna Caravetta
Questa volta ad essere oggetto di polemica e discussione in città non è la famigerata Ss 660 che, a malincuore, lo ricordiamo tutti, lo scorso inverno ha fatto molto parlare di sé tenendo con il fiato sospeso i cittadini acresi per la costante paura di rimanere isolati. Una 660 che quasi certamente ancora per molto continuerà a far parlare di sé. Ma oggi i riflettori si spostano e sono puntati su un altro caso: l'inadeguatezza e la pericolosità della viabilità interna al paese. Una denuncia fatta da molti cittadini che ha già preso corpo anche sulle pagine web del sito locale "Acri in Rete" in cui sono state segnalate, a chi di competenza, una serie di rischi a cui si va in contro percorrendo le strade della città. La polemica diventa, poi, ancora più accesa se ad essere coinvolte sono vie particolarmente affollate e transitate perché adiacenti a strutture pubbliche e private quali ad esempio, l'ospedale, la caserma dei carabinieri o un istituto scolastico. Ma procediamo con ordine. Uno degli incroci particolarmente insidiosi, percorso ogni giorno da migliaia di automobili, e privo di un'adeguata segnaletica verticale, si trova alle spalle del nosocomio Beato Angelo dove sono inoltre presenti numerose attività commerciali. Una strada, dunque, altamente transitata in cui molto spesso il passaggio corretto delle autovetture è dettato soltanto dal buon senso degli automobilisti. Stesso discorso vale anche per l'incrocio tra via Don Luigi Sturzo, Campo Sportivo e Don Francesco Maria Greco, per capirci nei pressi del liceo classico. Anche qui un'insidiosa intersezione tra tre bracci non è regolata da alcuna segnaletica verticale diventando spesso teatro di spiacevoli sinistri. Altra situazione di uguale pericolosità si registra percorrendo via delle Filande, ovvero la strada che conduce davanti alla caserma dei carabinieri. Una strada questa a doppio senso di circolazione dove si incontrano più pericoli. Innanzitutto a causa di un dosso naturale è molto scarsa la visibilità che impedisce di vedere anticipatamente le vetture provenienti dalla parte opposta. Anche qui nessuna striscia delimita le corsie e quindi molto spesso ci si trova, non per propria volontà, ma per cause di forze maggiori, a transitare sulla corsia opposta. Questi , dunque, sono solo alcuni degli esempi da citare. Situazioni stazionarie da anni , forse perché sottovalutate ma comunque fondamentali e indispensabili per la sicurezza e l'incolumità dell'automobilista. Fonte: "Gazzetta del Sud del" del 15-10-2010. |
PUBBLICATO 17/10/2010
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