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Comune. Approvati gli equlibri di bilancio.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Una semplice formalità. Vuoi per la maggioranza bulgara, vuoi anche per i pochi giorni di amministrazione dell'esecutivo Trematerra che, di fatto, non permettono all'opposizione una valutazione più incisiva e, quindi, un dibattito più acceso. Alla fine, dunque, gli equilibri di bilancio sono stati approvati dopo cinque ore di discussione e grazie a tredici voti a favore, quelli di Udc, Pdl e Psi, e cinque contro (Pd e IdV). Sull'argomento ha relazionato l'assessore al bilancio, Vigliaturo che ha comunicato il mantenimento degli equilibri finanziari e l'assenza di debiti fuori bilancio. Poco più di settanta milioni, è l'intera manovra che comprende anche otto milioni di trasferimenti statali e regionali.
Poi, il dibattito; civile e privo di sussulti ma a cui hanno partecipato tutti e venti i consiglieri. Per Capalbo (Dp), Bonacci, Cozzolino e Capalbo (Pd), dopo una partenza in pompa magna, l'amministrazione non ha prodotto nulla ed alcune importanti questioni, come il Psc, il lavoro e le fonti rinnovabili, non sono state affrontate. "E' una cammino lento ed improduttivo, il vostro, affermano, e speriamo che sui grandi temi coinvolgente anche la minoranza." Per la maggioranza, Catanzariti, De Vincenti e Serra, sottolineano gli impegni presi ed assunti in questi primi mesi nonché i risultati ottenuti nel campo dei lavori pubblici e dell'arredo urbano. Minisci (IdV), punta l'indice contro il ritardo con cui sono stati affidati i Peg, piano esecutivi di gestione, "quegli strumenti che permettono di capire veramente le intenzioni politiche ed economiche di ogni governo."
Il sindaco Trematerra, non si scompone e pacatamente risponde; "è una fase di programmazione ed ho la coscienza posto per non lasciare nulla al caso. Stiamo partecipando ad ogni bando e sono certo che la regione ci tiene in considerazione. Per il momento abbiamo ridato una nuova strada a Chimento mentre abbiamo messo in sicurezza la Croce di Baffi-Cosenza e alla vigilia della stagione delle piogge non è poco."
Infine aggiunge; "alcuni impegni, come l'ultimazione della caserma dei carabinieri e del palazzetto, saranno mantenuti ma prometto che se per la fine del 2011 ciò non sarà fatto allora potrei mettermi da parte perché significa che avrei fallito."
Le ultime considerazioni riguardano l'orario di convocazione del consiglio comunale con la conseguente partecipazione dei cittadini; ancora una volta è stato convocato alle 10 con il disappunto della minoranza che, però, quando era maggioranza lo convocava alle 19 e la discussione, spesso, si protraeva fino alle prime luci dell'alba. Insomma due soluzioni che non soddisfano le esigenze dei cittadini e lavoratori in particolare. A questo punto perché non provare anche il primo pomeriggio?

PUBBLICATO 01/10/2010

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