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Cade col trattore e muore.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Si continua a morire sulle strade di Acri. Neanche il tempo di seppellire il povero Abou Diabo, il diciannovenne africano morto in un incidente in centro venerdì scorso, che altri lutti continuano a far versare lacrime alla comunità acrese.
A perdere la vita mercoledì sera è stato un altro ragazzo: Francesco Sposato, 29 anni, di Acri. Stava tornando a casa dopo una giornata di lavoro, poco dopo le ore 21:30. Abitava con i propri genitoria Vallonecupo, a cinque chilometri circa dal centro abitato. Era a bordo del proprio trattore, sulla strada che da Vallonecupo sale verso la Crista, nella zona di Gammarossa. Subito dopo una curva, il veicolo è finito in un burrone, cappottandosi più volte e non lasciando scampo al povero Sposato, che ha riportato ferite alla testa ed è praticamente morto sul colpo. Dietro al trattore c'era un'auto che l'ha perso di vista prima della curva e lo ha ritrovato in fondo a una scarpata nel giro di pochi secondi.
Inutili i soccorsi sanitari, mentre, per i rilievi del caso, sono giunti sul posto i Carabinieri della locale stazione, guidati dal maresciallo Roberto Luciani. Le ipotesi, che al momento reggono di più, sono quella di un colpo di sonno o di un improvviso malore. Costernati parenti e amici, che ieri per l'intera giornata hannno voluto portare unaparola di conforto aigenitori di Francesco. Ieri mattina per poco non ci scappava l'ennesimo morto. A San Giacomo un nuovo incidente determinato dall'urto tra un ciclomotore e una Fiat Cinquecento, non molto distante dal locale ufficio postale. L'auto era condotta da una donna del luogo, mentre sulle due ruote viaggiava un ragazzo rumeno, N.V., di 28 anni. E' stato quest'ultimo a riportare la peggio, con ferite per le quali è stato necessario l'immediato trasferimento all'ospedale dell'Annunziata di Cosenza. Non corre pericolo di vita, ma c'è una prognosi di quaranta giorni. Anche in questo caso, oltre ai sanitari del 118, sono intervenuti i militari della Benemerita di Acri, al comando del maresciallo Carmelo Evoli.
Legare i tre sinistri attraverso elementi comuni per risalire alle cause è impresa ardua, se non impossibile. E' solo un periodo maledetto che sta macchiando di sangue le strade del centro e delle periferie.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 17-09-2010.

PUBBLICATO 17/09/2010

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