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Acri circondata dalle fiamme.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Chi pensava, a consuntivo, che la stagione dei fuochi ad Acri non avesse causato danni, deve purtroppo ricredersi. Ben cinque fronti di incendio si sono sviluppati tra domenica sera e la giornata di ieri. Fonti di fuoco che ovviamente hanno impegnato duramente chi in questi casi interviene, volontari, enti pubblici e soprattutto Vigili del Fuoco, e hanno creato apprensione in chi in quelle zone vive od opera. Alla fine, oltre alla vegetazione, fortunatamente il bilancio finale non annovera danni a persone o abitazioni. Ma procediamo con ordine.
Il primo incendio è stato segnalato domenica in tarda serata dalla Polizia Municipale alla centrale operativa della Protezione Civile del Comune, guidata da Raffaele Pignataro. Ieri ben due fronti in località Vammana, zona spesso presa di mira dai piromani, con fiamme che hanno lambito anche la discarica comunale. In tarda mattinata le operazioni di spegnimento sembravano concluse, ma nel pomeriggio la zona ha ripreso a bruciare. Di risposta sono riprese le operazioni di controllo e spegnimento delle fiamme, operazioni che sono proseguite per diverse ore. A poca distanza, un altro fronte è stato segnalato nel rione Cappuccini, in località Dogna, in cui le lingue di fuoco hanno quasi raggiunto l'acquedotto comunale.
Nel pomeriggio, quando tutto lasciava supporre la possibilità di una tregua, il fuoco ha raggiunto località Serralonga, e anche qui è stato necessario impegnarsi duramente per aver ragione delle fiamme. Sulla causa scatenante gli incendi sono in corso delle indagini, ma, stando alle prime dichiarazioni degli addetti, l'origine dolosa dovrebbe essere confermata in tutti e cinque i casi. E' stato possibile domare le fiamme grazie all'intervento dei volontari dei Vigili del Fuoco di Acri, di quelli della Protezione Civile, del personale del Comune, del Corpo Forestale dello Stato, delle squadre Afor e della Polizia Municipale. A questo proposito sono state impiegate due autobotti del Comune, due dell'Afor e due elicotteri della Protezione Civile regionale che hanno provveduto a lanciare grosse quantità di acqua sulle fiamme.
Nonotante la grande quantità di mezzi messi a disposizione la situazione ha continuato ad essere drammatica per molte ore. Il coordinamento ttra forze comunque ha fatto in modo di mettere in sicurezza sia la discarica che l’acquedot - to comunale, entrambi lambiti dalle fiamme. In ogni caso Acri neanche quest’anno il bilancio comunque non è di certo positivo, e se l’origine dolosa dei cinque roghi dovesse essere confermata ci troveremmo nuovamente davanti ad una storia, purtroppo, di ordinaria inciviltà.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 24-08-2010.

PUBBLICATO 24/08/2010

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