È di Acri il dottor Antonio Pignataro, Commissario della Polizia di Stato, ricevuto ai Campidoglio dal sindaco, Gianni Alemanno, che si è vivamente congratulato con lui così come tutta la stampa che ha riportato le sue gesta in favore della legalità per la tranquillità dei cittadini. In primo piano, dunque, un calabrese che da lustro a questa terra, fra l'altro per due eventi differenti, nella Capitale, ricevendo, appunto, riconoscimenti per il suo lavoro e per la sua professionalità che sta esplicando dirigendo uno dei Commissariati più grandi e importanti della Capitale, quello della "Romanina" che ha un bacino di utenza di quasi mezzo milione di abitanti e che abbraccia una grande realtà sociale ed economica di interesse vitale non solo per la zona ma per tutta la città.
Alla "Romanina" fa capo, fra l'altro, l'Università di Tor Vergata e alcuni fra i più grandi centri commerciali quantomeno del centro sud ma anche, purtroppo, al di là di altri gruppi criminali, il famigerato clan-rom della famiglia Casa monica. Il dottor Pignataro, già comandante del Gruppo Operativo Speciale della Polizia di Stato (GOS) branca di grandissima importanza per la Criminal Pol nazionale, in Calabria sempre al Comando del GOS aveva condotto importantissime operazioni di polizia con risultati di grande rilievo. Ora dirigendo uno dei Commissariati più grandi e importanti della Capitale, grazie anche all'esperienza maturata oltre che con la Criminal Pol ma anche come comandante delle squadriglie eliportate del GOS, eccolo in questo nuovo e importante incarico conferitogli per seguire l'obbiettivo di contrastare la criminalità organizzata in questa vasta zona della città.
Ma anche al di là dell'operazione "Casa monica", c'è da contare su centinaia e centinaia di arresti, moltissime operazioni di polizia giudiziaria, colpendo duramente la criminalità della zona del suo Commissariato con obbiettivo fondamentale di imporre la presenza dello Stato, contrastando qualunque attività fuori dalla legge che potesse intaccarne credibilità nelle Istituzioni all'interno di una grande realtà sociale come quella della "Romanina".
Dal suo Commissariato di frontiera conquistando la stima, come si diceva, del sindaco di Roma e dei mass media per l'azione contro il clan-rom "Casa monica", azione che ha condotto al sequestro di megaville con piscina e un complesso di quaranta miniappartamenti, per un valore di oltre l0 milioni di euro, costruiti addirittura in una zona di interesse archeologico. Ed ancora fra i tanti servizi di polizia, con investigazioni e ricerche, ecco, in particolare, volgendo la sua attività nel grande quartiere Prati, dove venivano lamentati continui verificarsi di furti seriali, particolarmente di specchietti retrovisori di auto di ogni marca.
Oltre mille denunce per questi furti le cui finalità sono ancora in corso di indagine, furti che hanno colpito fra gli altri magistrati, giornalisti, medici, politici e tantissimi cittadini del quartiere, dove risiede anche il dottor Pignataro che riusciva a bloccare e a far arrestare due pericolosi pregiudicati recuperando, in questa operazione, circa un centinaio di specchietti retrovisori, tutti sottratti nel corso di quella notte. In seguito a questa operazione, si è verificato un fatto simpatico, curioso ma significativo. Centinaia di famiglie e abitanti del quartiere hanno pensato di "sdebitarsi" portando fino all'abitazione di Pignataro, doni anonimi.




Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 13-08-2010.