Sullo sfondo campeggia la scritta “La pazzia è la strada per raggiungere pensieri ed emozioni che i saggi cercano di descrivere”, che ben riassume lo spirito dell'artista che da lì a poco dovrà esibirsi: Marco Mengoni, nell’ambito di Acrinscena. Sin dalle prime battute il concerto promette di essere uno spettacolo ricco di colpi di scena e del tutto originale.
Marco non risparmia al pubblico alcuna sorpresa esibendo le sue qualità artistiche di grande spessore che gli consentono di affrontare senza alcun problema generi disparatissimi: in concomitanza a brani come “Credimi Ancora”, “Dove si Vola” e “Deeper Inside” che lo hanno reso celebre, l'artista ha infatti proposto vecchi successi passando con disinvoltura da una azzeccatissima versione di “Psyco Killer” dei Talking Heads ad una personalissima di “Almeno Tu nell'Universo” di Mia Martini. Oltre che alle grandi doti canore ed artistiche, è doveroso sottolineare la bravura della band musicale nonché dei ballerini che accompagnano e completano le numerose esibizioni.
A completare un'opera riuscita di allestimento scenografico, luci e costumi di scena coerentemente studiati fin nei minimi dettagli, concorre la simpatia dell'artista che si relaziona con il suo pubblico con una genuinità disarmante. Alla fine di un delirante concerto di oltre 2 ore e mezzo, l'artista non disillude le aspettative dei propri fans ai quali si concede con umiltà e simpatia per autografi e foto e si mette a nostra disposizione per una breve intervista.