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L’amarezza del PD.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Riflessioni e critiche, sulla situazione all'interno del Pd, giungono anche dalla cittadina silana dove i democratici possono contare su un numero consistete di iscritti. Un gruppo di essi, Pino Capalbo, consigliere comunale e segretario dimissionario, Gianluca Coschignano, Giuseppe Garofalo, Roberto Perri, Gianfranco Scalzo, Gianni Tripoli e Domenico Vaccaro, esprimo tutto il loro malessere in una nota. "Riteniamo, si legge, che non ci sia più traccia in Calabria del Partito Democratico, di quel partito che avrebbe dovuto favorire un cambiamento realistico e radicale della nostra regione, che avrebbe dovuto ridare speranza ai calabresi che credono nella capacità di autogoverno delle sue classi dirigenti e nei valori dell'innovazione, del talento, del merito, delle pari opportunità, ma che trovano oggi più di ieri la politica chiusa e che se provano ad avvicinarsi ad essa è più facile che si imbattano nella richiesta di aderire ad una corrente o ad un gruppo di potere, piuttosto che a un'idea, ad un progetto.
Oggi, con il problema irrisolto di Autonomia e Diritti, con l'elezione del capogruppo in consiglio regionale da parte di soli 5 consiglieri regionali su 15 di area PD, assistiamo al definitivo tramonto di un'idea, quella di un grande partito riformista di massa che avrebbe dovuto essere la stella polare attorno alla quale creare un nuovo e rigenerato centro sinistra distante dai conservatorismi di destra e sinistra, che ci avrebbe consentito di ridare dignità e normalità al nostro paese e alla nostra regione.
Oggi siamo convinti sia indispensabile un atto di grande responsabilità e generosità delle classi dirigenti regionali e del commissario Musi, ovvero indire prima delle prossime elezioni amministrative, i congressi provinciali e regionali. Ciò appare l'ultima opportunità, per costruire democraticamente un percorso unitario e condiviso che favorisca un reale ricambio delle classi dirigenti del partito affinché, dopo la passata e deludente amministrazione Loiero, figlia dell'autoreferenzialità, possa ripartire una nuova fase che ridia speranza alla Calabria e che, con particolare riguardo alla crisi economica, sappia individuare soluzioni concrete e sia in grado di definire una proposta che assuma come obiettivo la crescita e la modernizzazione della nostra regione da considerare come risorsa strategica di interesse nazionale.
Ci permettiamo di concludere con una frase di Vincenzo Cuoco autore di un libro sulla Rivoluzione Napoletana del 1799; "alla felicità dei popoli sono più necessari gli ordini che gli uomini." Gli ordini sono ovviamente le istituzioni tra le quali rientrano anche i partiti che gli uomini devono impegnarsi a preservare con le loro passioni e il loro impegno
."

PUBBLICATO 31/07/2010

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