L'ex sindaco Pd Coschignano e l'attuale capogruppo Udc alla provincia, ed ex consigliere comunale, De Vincenti, hanno sempre animato le sedute dell'assise scorsa. I due, oggi, si beccano a distanza. Nei giorni scorsi Coschignano aveva inviato una lettera al sindaco Trematerra in cui annunciava le dimissioni dalla consulta dei sindaci nata per il Psc.
Tra i motivi l'ex sindaco citava le "continue mortificazioni e accuse" di De Vincenti che oggi ribatte; "ancora una volta il prof. Coschignano ha perso un'occasione per tacere e sperare nell'oblio, cade nella sua consolidata patologia politica, disinforma in male fede e mente sapendo di mentire. La sua presenza, in contesti politici, inevitabilmente porta a fare delle considerazioni sui tanti e pesanti guasti che la sua amministrazione ha prodotto.
Ricordo il dissesto economico-finanziario, a tuttora nella ricognizione debitoria siamo a nove milioni di euro alla faccia del risanamento, la spoliazione dei cimiteri con la modifica dell'articolo 88 del regolamento cimiteriale con il prelievo del 50% delle somme ricavate con la vendita delle aree cimiteriali da impiegare in altri usi destinate precedentemente al reinvestimento per il decoro e la buona manutenzione dei cimiteri stessi, la maledetta discontinuità amministrativa che ha paralizzato o alterato i lavori già programmati e finanziati come la variante s.s.660, la Sibari-Sila diventata alla fine una San Demetrio-San Demetrio, la media Padula abbattuta e non più ricostruita, le scale mobili diventate un ascensore-ecomostro, l'indegna gazzarra orchestrata da lui ed i suoi accoliti su un presunto Prg particolareggiato redatto dal prof. Cervellati su indicazione di alcuni esponenti dell'Udc e definito in campagna elettorale una porcata ma miseramente smentito in loro presenza dallo stesso Cervellati e senza che questi personaggi riuscissero ad andare al di là di un significativo ed imbarazzante silenzio che ha messo a nudo la loro volgare e squallida macchinazione politica degna della peggiore tradizione stalinista.
Aver ricordato, inoltre, la cava del Mucone, prosegue De Vincenti, ha provocato la sdegnata reazione del Coschignano, che l'ha autorizzata con una maggioranza di Verdi e pseudo sinistra ma a proposito non ho sentito una sola voce di dissenso da parte della società civile sensibile alle tematiche ambientali. A riguardo Coschignano ha detto che era un atto dovuto da parte dell'amministrazione rivolgendosi a tutti i lettori come se parlasse a bambini dell'asilo.
Dimentica l'ex sindaco, o mente come al solito, che senza il voto favorevole della commissione urbanistica, il funzionario non poteva rilasciare il permesso n° 2244 del 27/07/2009? Dimentica che la stessa commissione poteva decidere diversamente ricordandosi che è in itinere la formulazione del Psc, o che la zona poteva far parte di un possibile ampliamento del Parco della Sila oppure di eventuali percorsi ecologici soltanto fosse stata questa la volontà dell'amministrazione e della sua maggioranza verde e di sinistra? Quanti altri progetti e richieste di autorizzazioni sono stati bocciati dalla commissione urbanistica? A mia memoria tanti. Abbia almeno il coraggio di assumersi le proprie responsabilità e non adduca fumose scuse, conclude De Vincenti, con l'augurio di non essere più costretto a rispondere ad altre elucubrazioni mentali ma sempre disponibile per confronti pubblici."