Un consiglio comunale lampo in un orario insolito. Sono bastati tre quarti d'ora per licenziare i due punti all'ordine del giorno dell'assise convocata dal presidente Straface per ieri mattina alle 10. Un orario che l'amministrazione Trematerra ha intenzione di riproporre anche in futuro per evitare le ore piccole e di conseguenza dare la possibilità ai cittadini di conoscere le decisioni del massimo organo istituzionale e politico della città. Due, quindi, i punti; composizione commissioni consiliari permanenti e nomina dei tre rappresentanti alla comunità montana destra Crati. Otto le commissioni, altrettanti i componenti; 1) bilancio e programmazione economica, 2) affari generali e legali e politiche giovanili; 3) cultura, pubblica istruzione e rapporti con l'università; 4) lavori pubblici, protezione civile, trasporti ed ambiente; 5) urbanistica e arredo urbano; 6) servizi sociali, sanità, pari opportunità e volontariato; 7) sport, turismo e spettacolo; 8) lavoro, formazione professionale, agricoltura e forestazione.
Nei prossimi giorni gli otto componenti provvederanno ad eleggere i presidenti. Intanto l'opposizione è critica; dice Giuseppe Capalbo (Dp); "la maggioranza ha violato lo statuto e mal interpretato il regolamento comunale. Il numero delle commissioni doveva essere equiparato a quello degli assessori, ovvero sei. C'è il rischio che vi sia confusione e che alcune questioni debbano essere trattate in pù commissioni con evidente perdita di tempo. Perfino la regione ha fatto meglio avendo istituito sei commissioni." Di etica e di spreco di risorse parla, invece, Minisci (IdV) che dice; "dovevamo dare un segnale di cambiamento, di semplificazione e di riduzione delle spese."
Per la maggioranza la difesa spetta ad Arena (Udc); "così facendo riteniamo che la mole di lavoro sia gestita e divida meglio e che le pratiche possano giungere in consiglio dopo l'approvazione e la veduta di più organi."
Riguardo le nomine in seno alla comunità montana sono stati eletti Gencarelli e Arena, entrambi Udc, per la maggioranza e Pino Capalbo (Pd), attuale vice presidente dell'ente, per la minoranza.