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Alloggi Aterp, affidati i lavori di recupero.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Sono stati affidati i lavori per il recupero e la manutenzione degli alloggi popolari di Là Mucone. Se li è aggiudicati una ditta di Santa Sofia d'Epiro, che ha preso parte alla gara insieme ad altre 49 aziende. E' stata l'Aterp (Azienda Territoriale per l'Edilizia residenziale Pubblica) di Cosenza a darne notizia ieri, attraverso un comunicato. "La Stazione Unica Appaltante, sede di Catanzaro Lido - vi si legge - , ha espletato le procedure di gara relative all'affidamento dei lavori di recupero e manutenzione straordinaria di 25 alloggi di edilizia residenziale pubblica nel comune di Acri, località Là Mucone. L'intervento, per un costo complessivo di oltre 333 mila euro, ha visto la partecipazione di 50 imprese edili, ma l'offerta migliore è stata presentata da un'impresa di Santa Sofia d'Epiro, che si è aggiudicata la gara".
"Già nel dicembre scorso il Comitato Tecnico dell'Aterp di Cosenza aveva espresso parere favorevole all'approvazione del progetto esecutivo dei lavori di recupero e manutenzione straordinaria per località La Mucone di Acri" - evidenzia Pietro Mari, direttore tecnico dell'Aterp di Cosenza - e lo scorso 1 marzo, Giuseppe Marchese, direttore generale dell'Azienda, ha provveduto a dare mandato alla Stazione Unica Appaltante per procedere alla gestione della gara d'appalto, al fine di intervenire tempestivamente alla risoluzione dei problemi che l'usura e il tempo hanno provocato agli alloggi in oggetto, ormai di vetusta costruzione".
Lo stato in cui versano questi alloggi popolari, costruiti a Là Mucone, a circa quindici chilometri dal centro cittadino, lo scorso 26 febbraio furono oggetto di una trasmissione di "Striscia la notizia", il popolare Tg satirico di Canale 5,con relativa coda di polemiche. Gli appartamenti furono costruiti negli anni ottanta dall'allora Iacp(Istituto Autonomo Case Popolari), poi diventato Aterp e destinati a famiglie residenti nella zona che, in gran parte, avevano dovuto abbandonare le case per frane che minacciavano la loro incolumità. Queste famiglie hanno tuttavia preferito mettersi in graduatoria per alloggi che nel frattempo l'Aterp aveva costruito nel centro cittadino. Per anni sono quindi state abbandonate e preda di vandali e di ladri, che si sono introdotti nei locali sottraendo sanitari, infissi e quant'altro potesse risultare utile da vendere o da installare nella propria abitazione. "Striscia la notizia", in particolare, creò il parallelo tra quanti avevano dovuto abbandonare in quelle settimane le loro case a causa di una frana, con un fronte di circa quattrocento metri, e appartamenti vuoti che erano stati abbandonati senza un motivo plausibile.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 08-06-2010.



PUBBLICATO 08/06/2010

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