Separarsi dopo cinquantotto anni di matrimonio, se non è un record poco ci manca. In un'epoca in cui ci si separa fittiziamente per presentarsi più "leggeri" al cospetto del fisco, fa rumore la notizia che si ci possa lasciare, dopo una vita insieme, anche per motivi diversi, magari passionali.
Così, davanti al presidente del Tribunale di Cosenza, Renato Greco, giovedì scorso, la signora R.S., di anni 88, e il signor G.P., di 85, hanno formalizzato la loro separazione consensuale. La prima era difesa dall'Avv. Angelo Altomari, il secondo dall'Avv. Francesco Reale. In verità, per arrivare al consensuale ce n'è voluto, considerato che il travaglio con cui si è giunti alla determinazione di separarsi non è stato minimamente intaccato dall'età dei due e, anzi, è stato ulteriormente sottolineato dalla lunghezza di un rapporto che sembrava essere immune dalla consunzione del tempo. I due vivevano insieme nella loro casa di contrada Duglia, a poche centinaia di metri dal centro di Acri, e non hanno figli. Lei ora si è trasferita da sua nipote.
Si sono sposati il 29 settembre del lontano 1952 e hanno attraversato insieme un'epoca fatta di sacrifici, ma anche di tante soddisfazioni. Essendo in regime di consensuale, non è ancora comunque detta l'ultima.
"Ci sono tre anni di tempo - afferma l'Avv. Angelo Altomari - e io nutro ottimismo circa la possibilità che possano esservi margini per ricomporre un rapporto così lungo. Passare insieme cinquantotto anni - aggiunge l'Avv. Altomari - significa affrontare in due una vita intera e condividere praticamente tutto; e questo non può essere dimenticato. E dire che contestualmente sono stato impegnato in una separazione avvenuta a distanza di un solo anno dal matrimonio".
Non c'è il conforto dei dati ufficiali, ma è possibile che si tratti di un vero e proprio record.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 06-06-2010.