RELIGIONE Letto 2587  |    Stampa articolo

Tutti da te aspettano che tu dia...

sac. Sergio Groccia
Foto © Acri In Rete
Se mi amate … è naturale, quando si ama, vivere della persona tutto ciò che le appartiene. Le parole che dice, come le dice, quello che fa, quello che è: quando si è innamorati, tutto acquista una bellezza che in altri tempi svanisce, come fosse un alone di luce che fa diventare luminosa ogni parte dell'oggetto di attenzione e di amore. Tutto di sé converge verso l'altro che è polo di attrazione, sia quando è presente sia quando non lo è, perché in realtà l'altro è presente sempre, invade ogni spazio personale. Quello che Gesù dice è comprensibile allora: Se mi amate, osserverete i miei comandamenti … come è comprensibile da parte sua la volontà di non lasciare soli i suoi. Sa che tornando al Padre, la memoria di Lui, vivida nella loro vita, avrà bisogno di vita perché non si affievolisca nel tempo. Dal cielo, dal seno del Padre, lì dove Gesù sta tornando, uscirà il Paraclito, lo Spirito Santo, l'amore fatto persona, un amore che abbraccia ogni tempo e rende vivo per sempre ciò che viene dall'alto.
La presenza divina nella vita umana è una esperienza possibile a chiunque, ma richiede un incamminarsi "obbligato": 1. Amare Gesù. 2. Osservare la sua parola. Se tu senti di amare Gesù ma la sua parola non passa nella tua vita resti nel tuo e non fai esperienza di quello che invece avviene quando le parole di Gesù sono seminate e fiorite nella tua vita umana: senti in te l'amore del Padre e la presenza stabile del Padre e del Figlio, cioè lo Spirito Santo. Lui insegnerà ogni cosa e sarà memoria di Cristo parola del Padre. chi non ama Gesù non osserva le sue parole … perché le parole di Gesù non sono parole semplicemente umane, portano il peso del divino con sé e solo chi vive l'amore nella sua dimensione più alta, l'amore che sa riconoscere in Gesù il Figlio del Dio vivente, può accoglierle in tutta la loro portata. Chi le legge o le ascolta come leggerebbe o ascolterebbe brani di poesia o di prosa, aneddoti o esortazioni morali, ne vanifica la vitalità e impedisce a ciò che è detto dall'eternità di spiegarsi interamente. Restano come scrigni chiusi che rallegrano la vista perché sono belli e interessanti, ma i cui tesori indicibili restano fuori della presa. La chiave per aprire quegli scrigni è l'amore a Gesù, un amore che non si tira indietro di fronte a nulla, neanche di fronte alla sofferenza.

PUBBLICATO 28/05/2010

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