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Allarme sociale! Nuova povertà nel paese dell’imperatore e dei ladroni istituzionalizzati. Dissanguamento o rivoluzione?

Andrea Siciliano
Foto © Acri In Rete
L’Italia sta vivendo un momento di confusione mentale collettiva generato da un continuo celare la realtà e dalla creazione di ”mondi paralleli virtuali” nei quali le persone hanno l’illusione che tutto vada bene. I giornali, così come la maggior parte dei telegiornali nazionali, disinformano il cittadino che diventa un abbonato ad informazioni fasulle. Informazioni distanti dalla realtà quotidiana dalla quale ogni giorno siamo investiti e che vengono pilotate  in tutte le direzioni tranne in quella reale. I giornali sono finanziati sottraendo dalle casse dello Stato milioni di euro l’anno.  La programmazione dei telegiornali delle diverse emittenti viene decisa dai politicanti della casta, che sono sudditi delle multinazionali, ciò spiega perché in questa crisi che ha colpito tutti, solamente quest’ultime ne escano senza un graffio. Quelli che ci hanno rimesso di più sono invece i piccoli imprenditori, forse la parte sana del capitalismo, o almeno quella parte di esso che ha ancora una coscienza.  
I piccoli imprenditori vengono divorati perdendo tutto, anche la loro dignità, così come gli operai e le persone che guadagnano poco o niente, finiscono tutti per la strada, arrivando ai Servizi Sociali, non solo senza un impiego, ma anche senza speranza. Le persone vengono deprivate anche della loro integrità di esseri umani e arrivano al Servizio in punta di piedi, rassegnate dopo tanti tentativi fatti da sole per ricollocarsi in un tessuto sociale ormai permeabile. Vengono per fare richiesta di sussidi economici che servono loro per pagare: bollette, mutui, affitti e soprattutto per fare la spesa, e quando entrano in ufficio presentano tutti il medesimo sguardo, i medesimi occhi spenti. Dopo un determinato periodo di tempo che persiste la perdita del lavoro,  puntualmente incominciano i primi sintomi depressivi. Un dato rilevante, mostra che chi vive la condizione forzata di disoccupato ha vergogna agli occhi dei propri figli e vive una sorta di perdita di identità e di ruolo che lo porta anche moralmente a sentirsi emarginato. -I “baroni del palazzo” come reagiscono?- Tagliando la spesa sociale, chiaro … In altri paesi, come la Finlandia, la Svezia, la Danimarca, chi perde il lavoro viene assistito economicamente con un sussidio, con percorsi di sostegno e, se necessario, anche con un supporto psicologico.
In questi paesi un ruolo fondamentale lo svolgono i centri per l’impiego che, organizzati in maniera diversa rispetto ai nostri, contribuiscono in modo decisivo alla ricerca del lavoro. In Italia invece abbiamo la “ricotta” Biagi e la flessibilità. Perché non rendere flessibili i posti dei politici e dei baroni?
L’Italia, vanta il primato di essere governata da così tanti  inquisiti che ormai per candidarsi come deputato, senatore, consigliere o altro, si deve avere qualche processo in corso altrimenti si diventa poco credibili! In Parlamento siedono imbroglioni di ogni genere: evasori e truffatori, ladruncoli da strapazzo, fino ad arrivare a indagati per mafia. Proprio quest’ultimi sono chiamati a legiferare per arginare il fenomeno di cui loro stessi sono stati indagati. C’è davvero di tutto: chi ha preso mazzette per appalti truccati; corrotti; chi ha speculato sui terremoti; di tutto e di più.
In Parlamento vengono sfornate leggi per salvare il culo a questo e a quello: dal biscione, all’armata Brancaleone ovvero l’opposizione. -Viva l’Italia e il partito “dell’ammmmore”!- In Parlamento c’è anche il partito legato al territorio, lo ricordate quel partito di colore verde? Quello che sembra la sostanza appiccicosa …, così appiccicosa che non si  riesce a liberarsene. Ma sì quel partito che vuole bene agli extracomunitari, che tratta gli omosessuali come malati, che guarda al Sud come se fosse la peste nera da cui guarire. All’interno del Parlamento troviamo anche ministri squadristi, che prendono a ceffoni i giornalisti che non accettano di essere pagati dal padrone di Stato; giornalisti che cercano di fare domande che in un paese civile dovrebbero essere fatte semplicemente per conoscere la realtà dei fatti.
-I giornali  servono ancora a informare?- No, servono per creare visioni che non esistono. Ormai i giornali non si leggono, ma si fumano, sono già forniti di cartina non bisogna neanche  comprarla ... In questo periodo si parla di manovrina da 25 miliardi di euro, una cosina da poco, che pagano, -indovinate chi?-Berlusconi, Scaiola e la sua banda, attraverso la diminuzione degli stipendi di: ministri fannulloni, dirigenti delle Asl, dirigenti dei Comuni, dirigenti dell’Inps, dirigenti dell’ Inail, nonché delle Ferrovie dello stato e delle Regioni. Ma dai non scherziamo questo potrebbe avvenire in un paese democratico, non in una dittatura come la nostra, dove i partiti rappresentano il padrone con il bastone e l’informazione viene pilotata. Con  questa manovrina di governo ai deputati e ai parlamentari si toglie solo il 5% dello stipendio, invece che decurtarne il 60 o il 70% considerata la loro inutilità. Praticamente come ha affermato lo stesso Tremonti, si privano solo dell’aperitivo serale.
In questi giorni è stata approvata la nuova legge sulle intercettazioni, l’ultima vergogna in ordine di tempo: la magistratura viene messa alla gogna. Nel nostro paese personaggi come Saviano e Travaglio vengono giudicati dall’inquisito biscione, come pericolosi perché darebbero un’immagine distorta della situazione attuale (in realtà sono fra i pochi che non si sono adattati ai mondi paralleli).  -Questi danno un immagine brutta al nostro paese? Ma per piacere … A chi?!- Roba da matti … Ritornando alla manovrina, questa la paghiamo noi, con i nostri soldi, i pochi che ancora non ci hanno tolto e con la perdita dei nostri posti di lavoro. In una società basata su quest’ultimo, se esso non c’è o viene a mancare, l’uomo entra in crisi prima con se stesso e poi con la società, sentendosi spento. C’è una corrispondenza fra l’essere senza lavoro e aumento della criminalità, della malattia mentale, della depressione, di patologie sanitarie, di suicidi come già sta avvenendo. - Lo stato sociale dov’è ? Quale risposte dà a queste persone? Il Governo che fa? -
I bisogni sociali sono aumentati del 100%; le risorse diminuite del 40%. Il divario fra ricchi e poveri aumenta vertiginosamente, quello che ieri sopravviveva, oggi è diventato un povero. Il paese è in ginocchio, c’è una realtà che viene soggiogata. Da questa crisi c’ è chi ci guadagna, chi si arricchisce. Lo Stato crea disoccupati, mentre i parlamentari si aumentano lo stipendio; c’è crisi per noi, ma non per loro, ci sono parlamentari che guadagnano stando al bar a fumare sigarette o sigari. -Questi non vanno in cassa integrazione? Per questi non c’è crisi?- Un ministro si compra una casa da 900 mila euro con soldi altrui, mentre c’è gente che la casa l’ha persa. -C’è crisi?...- bene fermiamo la TAV ( 9 miliardi di euro), il ponte sullo stretto (6 miliardi di euro); fermiamo la guerra assurda in Afghanistan (oltre 300 milioni di euro all’anno).
Altro che finanziaria da 25 miliardi di euro, riusciremmo anche a sanare qualche debito con qualche paese estero, tipo la Francia che ci sta imponendo il nucleare. La disoccupazione è arrivata ufficialmente al 8,8%, mentre se guardiamo bene ai precari, ai cassaintegrati e a chi è in cerca di occupazione, siamo quasi al 18%. 370 mila posti di lavoro cancellati, ci sono più di 2 milioni di persone in cerca di occupazione. Questo vuol dire crollo dei consumi e impennata dell’inflazione che raggiunge ad aprile 1,5%. Il tasso di occupazione scende di 1,1 punto catapultandoci fra i più bassi d’Europa come livello di occupati.
Questa è la fotografia di un paese agonizzante , la politica dei governi crea disuguaglianza sociale crea disparità, bisognerebbe prenderli a calci nel sedere. Quando si discute di lavoro si sente parlare spesso e con facilità di flessibilità, questa è il cancro del lavoro, l’individuo si sente deprivato di una stabilità emotiva, ci si sente sempre dei senza fissa dimora. Si viene privati dei propri sogni, la flessibilità ruba il futuro, ruba la possibilità di creare una famiglia. C’è una continua ricerca volta al soddisfacimento di bisogni che non sono solo materiali, ma anche relazionali, dettati dal perdurare di una condizione di solitudine e di perdita di identità. L’obiettivo dello Stato dovrebbe essere quello di migliorare la qualità della vita e non di creare addirittura regresso sociale e diminuzione delle opportunità, fenomeni questi dovuti principalmente alla disomogeneità della distribuzione del reddito.  La povertà istituzionale ha raggiunto livelli esorbitanti che determinano la mancanza di risposte adeguate ai diversi bisogni connessi.

ps: Anno Zero deve essere chiusa, Report bandita, Ballarò eclissata … raccontano verità (non quelle dei mondi paralleli però …) intanto viene approvata la nuova porcata sulle intercettazioni, così addio a conversazioni fra il “l’imperatore” e il presidente dell’authority, addio a conversazioni che mettano in evidenza le risate per gli appalti sul terremoto, addio agli illeciti sotto banco … L’unica informazione possibile in questo paese è quella che passa per “l’imperatore”. Stanno togliendo l’inchiostro dalle penne di quei pochi giornalisti che non servono il padrone, ma sono al servizio della verità, stanno mettendo le manette ai magistrati che cercano di far rispettare la legge. Dittatura, siamo in una dittatura di nuova generazione dove niente si abolisce, ma tutto si controlla.  Quello che fa più paura è l’indifferenza, la rassegnazione delle persone.
Stanno mettendo  fine alla libertà e alla democrazia.


PUBBLICATO 24/05/2010

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