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Alessandro Basile stroncato da un infarto.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
L'esame autoptico, eseguito nella mattinata di ieri, ha fugato ogni dubbio. Il trentaduenne Alessandro Basile è stato stroncato da un infarto. Erano le 21 di mercoledì, il giovane e brillante avvocato stava tornando a casa, nella sua Acri, a bordo dell' Alfa 156 quando, a causa dell'improvviso malore, ha perso il controllo. Il mezzo è uscito fuori strada schiantandosi dapprima contro un muretto e poi è precipitato in una piccola scarpata finendo la corsa contro un albero, proprio laddove la s.s.660 Acri-Cosenza non è delimitata da barriere metalliche, in località Cocozzello, nei pressi del km sette. In un primo momento si era pensato che le cause dell'incidente potessero essere legate all'alta velocità o allo stato sdrucciodevole dell'arteria.
L'autopsia, invece, ha fatto chiarezza circa la tragica scomparsa di un ragazzo conosciuto per la sua serietà e compostezza. Alessandro Basile, celibe, tornava da Cosenza dopo aver concluso positivamente un appuntamento di lavoro. L'ultimo ad ascoltare la sua voce è stato il fratello, Daniele, a cui, qualche minuto prima, aveva esternato la sua gioia per una causa importante vinta presso il tribunale di Cosenza. Alessandro era nato in provincia di Milano, era molto dinamico e di compagnia. Testimone di Geova e proprio per questo che, come prevede questa religione, oggi pomeriggio alle 15 la salma partirà dall'obitorio dell'ospedale di Acri per raggiungere il luogo di culto dei testimoni di Geova acresi sito in via John Lennon.
Famiglia seria e lavoratrice, quella di Alessandro; il papà ottimo cablatore in pensione, la mamma insegnante elementare presso la scuola Pastrengo, distrutti da un dolore imprevisto e improvviso. La salma dello sfortunato giovane è stata consegnata ai famigliari dalle autorità nel tardo pomeriggio di ieri, poi è iniziato il pellegrinaggio verso l'obitorio e nell'abitazione di via De Gasperi. Rabbia e perplessità si palpavano tra i presenti nel dare l'estremo saluto ad un ragazzo di appena 32 anni che stava raccogliendo i meritati frutti del suo lavoro a cui era molto legato.

PUBBLICATO 07/05/2010

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