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Cilento, al ballottaggio libertà di voto.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Ieri Francesco Cilento ha scritto una lettera di ringraziamento agli elettori e ha spiegato la sua posizione rispetto al ballottaggio.
"Dopo questa faticosa e impegnativa campagna elettorale - scrive Cilento -, intendo comunque esprimere il mio più sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato con me, ai cittadini che mi hanno concesso fiducia sostenendomi con il loro voto, a tutti coloro che hanno creduto in un progetto diverso per questa città.
Il nostro risultato elettorale è frutto del lavoro straordinario, non solo di tutti i componenti delle liste che hanno corso per la carica di consigliere comunale, ma anche della passione e della disponibilità dei tanti simpatizzanti che hanno partecipato con impegno e coraggio a questa campagna elettorale. Questo ha portato alla creazione di un gruppo importante che è nostro preciso dovere tutelare. Si tratta di un patrimonio che sicuramente non deve essere disperso, ma rinsaldato e compattato nell'immediato futuro per poter continuare un proficuo lavoro per il bene di Acri.
L'impegno sarà pertanto quello di continuare a rappresentare queste attese, partendo da un'opposizione costruttiva e rigorosa in Consiglio Comunale, attuata innanzitutto reclamando il rispetto degli impegni assunti con gli elettori da parte di chi governerà.
I tanti incontri e gli scambi di opinioni avvenuti durante il periodo che ha preceduto le votazioni mi hanno fatto percepire come la nostra comunità sia attiva, vivace, dinamica; è perciò altrettanto sincero il ringraziamento a quanti hanno espresso un voto diverso. E' la dialettica della democrazia. E' giusto che sia così.
Qualcuno sembra non apprezzare la sfida del ballottaggio, quasi fosse una roulette. Allora facciamo chiarezza. La democrazia prevede che sia vincitore chi raggiunge il 50,1 % dei consensi, siano essi espressi per una sola forza politica o per una coalizione: queste ultime si formano normalmente prima del voto, oppure si allargano dopo, in caso di ballottaggio. La differenza sostanziale è che, nel primo caso, gli accordi si fanno sulla base di ipotesi di consistenza elettorale, di candidati, di organigrammi e di programmi definiti a tavolino, cioè in modo molto virtuale; nel caso di ballottaggio, invece, gli accordi si fanno sulla base di voti veri, espressi nelle urne, e di persone elette, sottolineo elette, in consiglio comunale, sulla base di una campagna elettorale che, se è seria, ridefinisce le posizioni di ciascuno.
Nei giorni scorsi, per via del 25% circa di voti da noi raccolto, siamo stati contattati, purtroppo per vie traverse, da una delle forze politiche in ballottaggio, più precisamente dall'Udc, ma, dopo aver verificato che le strade proposte non offrivano a noi alcuna garanzia di rispetto delle nostre posizioni, in quanto non c'era alcuna apertura per un apparentamento delle liste, è stato impossibile siglare un accordo per il secondo turno. Semplicemente perché fare accordi non è fare "mercato", bensì definire progetti condivisi per il bene della città, sia che si costruiscano prima delle elezioni e, tanto più dopo, in caso di ballottaggio!
Nel corso degli incontri che, in questi giorni, abbiamo avuto con larghe rappresentanze del nostro elettorato sono emerse posizioni diametralmente opposte nei confronti dei due candidati. Per questo, responsabilmente, riteniamo giusto mantenere un atteggiamento equidistante e, dopo una attenta e partecipata valutazione, abbiamo scelto di lasciare totale libertà di voto ai nostri elettori in vista del ballottaggio. Ognuno scelga come preferisce e secondo coscienza, siamo certi che ciascuno saprà assumere la propria decisione in piena autonomia
".

Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 07-04-2010.

PUBBLICATO 07/04/2010

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