OPINIONE Letto 4392  |    Stampa articolo

Il diritto al non voto. No alla politica arrivista e al vilipendio socio culturale.

Andrea Siciliano
Foto © Acri In Rete
AAA cercasi politico che dia risposte ai numerosi, troppi, cittadini Acresi che le meriterebbero...
Risposte  che noi cittadini di Acri meriteremmo come ogni altro cittadino che popola questa Nazione.
La politica, riconosciuta come sistema per gestire paesi, città e nazioni, serve o dovrebbe servire come strumento attraverso il quale dare risposte ai bisogni specifici che ogni territorio invoca.
E’ aberrante e paradossale il vilipendio SOCIO-CULTURALE  prodotto dai diversi politicanti alla ribalta che nel corso degli anni si sono succeduti nell'amministrare il nostro paese. Quello che si è visto nel servizio andato in onda su Canale 5  per i cittadini di Acri non è certamente una novità. Basta guardarsi intorno ogni giorno per capire in quali condizioni versi il nostro paese. E qui  aprirei una parentesi: le parole che sono state pronunciate dal segretario generale  prima, e in seguito dal sindaco, mettono in evidenza quello che è stato fatto...nulla per la messa in sicurezza del territorio. In particolar modo ciò che è stato detto dal sindaco dimostra, ancora una volta,  come questa classe dirigente sia incapace di gestire un territorio e come essa rimandi continuamente le colpe al passato...
Chiamiamola “non assunzione delle proprie  responsabilità”, molto frequente in campo politico.
Purtroppo, i problemi e i bisogni che si trovano su un territorio non si possono cancellare, ma vanno risolti mettendo in campo tutte le energie; queste sono “le regole del gioco” e se a qualcuno non stanno bene non si candidi a fare il sindaco.
E' da troppo tempo ormai che questa classe politica  risponde  in maniera giullaresca  all’esigenze del nostro amato territorio.
Andare ad amministrare un comune non è un passatempo: richiede impegno, responsabilità e spirito di sacrificio. Le poltrone non dovrebbero essere scaldate, ma essere  occupate lavorando  per il bene della collettività.
Fare l'assessore nel nostro paese è proficuo, non richiede impegno; inoltre, contemporaneamente, si può anche svolgere il proprio  lavoro o la propria professione guadagnando il doppio. L'unico neo per me, ma magari per altri non viene visto come tale, è quello di rischiare di asservirsi ai partiti e di rispondere “obbedisco” alla casta di appartenenza.
Sono vent’anni che si sente parlare di stupidaggini durante le campagne elettorali e dopo, puntualmente “il nulla”. Il paese è stato portato ad un  collasso senza precedenti… Il sistema partitistico - lobbista è marcio: “dov'è la sovranità del popolo quando non puoi eleggere i tuoi rappresentanti?”
Deputati e Senatori guadagnano appena entrano in parlamento cifre cospicue e dopo una sola legislatura pensioni da capogiro a spese  di quelle persone che si svegliano alle 5 di mattina per andare a lavorare guadagnando una miseria. 
Siamo dominati da una vergognosa  politica che vorrebbe continuare a tenere le nostre teste immerse nell’acqua per concederci di “respirare” solo di tanto in tanto. E’ un’oppressione costante e continua, sottile e invisibile, che aleggia tenendoci in costante agonia: da anni continuiamo a votare il meno peggio.
Se questo è il meno peggio io dico: “NO, GRAZIE”!
No, grazie a questa politica arrivista-classista-clientelare, che comanda nel paese nonostante abbia recentemente dimostrato agli occhi di tutti la sua palese incapacità anche solo ad esprimere pochi concetti per  cercare quantomeno  di salvarsi da quella che è diventata la sua ghigliottina mediatica.
No, grazie non mi renderò  partecipe e responsabile di un nuovo vilipendio culturale con la scusa di votare il meno peggio.
Sapete quanto guadagna un Sindaco?
Sapete quanto guadagna un assessore?
Sapete quanto guadagna un consigliere comunale?
Presumo di si, ma rinfreschiamoci la mente:
Guadagna in base al numero di abitanti del territorio che amministra (Decreto Ministeriale 19/04/2000), inoltre l’articolo 82 del D. Lgs. 267/2000 (Testo Unico sugli Enti Locali) stabilisce che le indennità di funzione possano essere aumentate con delibera di Giunta o di Consiglio (consultate per informarvi)… per farla breve il nostro futuro Sindaco guadagnerà intorno ai 4000 euro, un assessore circa 1500 euro e un consigliere un gettone di presenza.
Voi che leggete, andate a consultare i programmi che vengono proposti dai diversi membri candidati, troverete le solite baggianate. Guardate anche i diversi candidati delle varie liste. Vedrete i famosi salti della quaglia, qualche rimpasto ecc. Altro giro, altra corsa... Provate a chiedere ai diversi candidati che vengono a supplicare  il vostro voto se conoscono con quale procedimento vengono eletti e quali sono, nell'eventualità, le loro  funzioni una volta divenuti consiglieri. Saranno pochi a saper rispondere.
Detto questo mi chiedo, e chiedo anche a voi: perché continuare ad eleggere questi incapaci affinché ci governino? Potete forse affermare, con salda convinzione, di sentirvi da questi rappresentati? Io no, rifiuto categoricamente e rispedisco al mittente questo tipo di politica.  Esercito da uomo libero da condizionamenti politici  il mio DIRITTO AL NON VOTO. L'unico mio obiettivo   è quello di capire come vengono spesi i miei soldi  e i soldi di 25 mila abitanti.
Elemento portante dell'evoluzione umana nel tempo, che muove le cose presenti sulla faccia della terra e che ci dà percezione di tutto, è la comunicazione.
Noi comunichiamo di continuo, non possiamo non comunicare...: comunichiamo con noi stessi quando siamo soli; con gli altri per conoscerci; comunichiamo quanto siamo sofferenti. Arde in noi il desiderio di comunicare. Comunichiamo  quanto siamo felici, quanto amiamo. Abbiamo il desiderio di comunicare tutto, il non comunicare a volte può addirittura essere riconosciuto come problematico e fonte di malessere se non addirittura di patologia.  In definitiva la comunicazione muove il mondo, e il mondo si muove comunicando. Aspetto fondamentale della comunicazione è  però l'ascolto: non vi è infatti comunicazione senza ascolto. E’ proprio quest’ultima componente che manca ai politici: loro non comunicano, parlano!
Le critiche  mosse  non sono riferite alle persone nel loro essere uomini o alle loro vite private, ma le critiche che io muovo ai politicanti presenti e passati, agli assessori presenti  e passati, consiglieri presenti e passati è sullo scempio gestionale e decisionale, nonché politico.
In questa nuova campagna elettorale sembra  che i politicanti, che predicano dall'alto dei cieli, non siano mai stati ad amministrare questo territorio; invece loro ci sono stati e i risultati, chiamiamoli cosi,  sono sotto gli occhi di tutti. Ieri non avevano bisogno di voi, oggi sì....il voto. Hanno bisogno di questo per arrivare in paradiso (Comune). Il voto per loro è linfa vitale, diventa merce di scambio in un paese alle corde.
Personalmente opterei a questo punto per una gestione del Comune attuata da cittadini spinti dalla volontà di migliorare la propria realtà territoriale e socio-culturale e di offrire REALI opportunità di miglioramento della propria condizione di vita e di quella altrui. Cittadini lontani da giochi di potere che non rispondano a comandi che la casta vorrebbe attuare. Io personalmente andrò a votare quando la politica sarà lontano dal partitismo, dall'arrivismo; andrò a votare quando vedrò cittadini che vivono la vita di tutti i giorni prendere coscienza e consapevolezza di sé stessi e costituirsi per autogovernarsi. Cittadini che svilupperanno una programmazione per cercare di risolvere problematiche come: disoccupazione, viabilità, servizi sociali, riqualificazione territoriale, valorizzazione delle risorse e del territorio. Dobbiamo riappropriarci dei valori etici, sociali e culturali che la politica lobbista  ci ha tolto.

PS . “La condizione assoluta per qualsiasi azione etica è il suo carattere pubblico e quindi la sua trasparenza. Se non può sostenere l'esposizione alla luce del sole, o lo
sguardo del pubblico, allora è necessariamente un'azione corrotta e l'appartenenza
alla corruzione in democrazia corrisponde alla realtà della corruzione stessa: essa non può sostenere la chiarezza del controllo pubblico, nè attraverso il normale processo decisionale, nè attraverso un processo di qualunque altro tipo”.
( Kant: Lezione di educazione democratica per i leader politici.)

Questa citazione vorrei dedicarla a chi di questa Nazione vorrebbe farne una dittatura  e ai politici che strattonano quei giornalisti che fanno domande “scomode”.


PUBBLICATO 22/03/2010

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