Disinformazione e bavaglio: un mix micidiale.
Elio Coschignano
Chiariamo, anzitutto, che il sottoscritto si era dichiarato assolutamente disponibile a parlare e spiegare la situazione ma, COME LO STESSO GIORNALISTA DI STRISCIA HA SOTTOLINEATO, per via della par condicio NON MI E' STATO PERMESSO DI FARLO. Ho rincorso il giornalista sia a La Mucone che ad Acri ma mi è stato opposto un netto rifiuto. Dico questo perché non ci sto a prendere del latitante né a fare da bersaglio per chi sa quali obiettivi. Ciò premesso, non vi è dubbio che la situazione di La Mucone è un evento grave, dovuto al dissesto idro-geologico, che investe in generale la nostra regione. Si tratta di un fenomeno naturale nel quale, come spesso avviene, la mano dell'uomo ci ha messo del suo. Bisognerebbe, anzitutto, porsi alcune domande: chi ha permesso di costruire in quelle zone? Chi erano i tecnici che hanno firmato quei progetti? E' stata fatta un'indagine geognostica sul quel terreno prima di costruirvi? Sono domande scomode, che imporrebbero di fare un'analisi approfondita, che, evidentemente, non giova fare in questo momento. Di fronte ad un evento franoso, il comune, di concerto con la Protezione civile, si è preoccupato di far abbandonare le abitazioni pericolanti e fornire ospitalità alberghiera a chi si trovava improvvisamente senza un tetto; ospitalità che molti hanno rifiutato non intendendo abbandonare la propria zona. Riguardo l'altra questione spinosa, quella delle case popolari, mi corre l'obbligo precisare che, per la prima volta, questa Amministrazione ha provveduto all'assegnazione degli alloggi, in modo tale che ci fosse (volutamente, per una scelta tecnica) un assegnatario per ogni alloggio con il quale l'ATERP si sarebbe dovuto confrontare. Chiaramente, il degrado, l'incuria e l'inciviltà hanno reso quelle abitazioni non in condizioni di essere abitate nell'immediato. L'ATERP con una nota ha fatto sapere che ha stanziato i fondi per la ristrutturazione. Un'ultima nota sulla situazione delle strade nel resto del territorio: l'Amministrazione, che ho avuto il privilegio di guidare, rivendica con orgoglio quello che può essere definito come un vero e proprio rivoluzionamento infrastrutturale nella nostra città, con la nascita di nuove strade e collegamenti e con l'avvio di progetti come la nuova 660 e la Sibari-Sila, di cui si parlava da 40 anni e che nessuno prima di questa giunta aveva realmente perseguito. Mi sarebbe piaciuto che si fosse messo in risalto come questa giunta si sia preoccupata della prevenzione di eventi mettendo in sicurezza, con criteri antisismici, la maggior parte delle scuole del nostro comune. Ci si potrebbe dilungare sulla costruzione del nuovo istituto professionale e sull'abbattimento e costruzione ex novo del tugurio delle scuola di Seggio. Mi sarebbe piaciuto, infine, che si fosse fatto un parallelismo con quanto realizzato in passato. Capisco, comunque, che l'obiettivo era un altro e non mi dilungo oltre. |
PUBBLICATO 28/02/2010
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