Osservavo la folla che con paziente attesa stava in fila nel lungo corridoio adiacente al bellissimo Chiostro della Comunità Montana: grande partecipazione, mobilitazione elevata. Verrebbe voglia di dire EVVIVA!!
Grido EVVIVA se, come voglio sperare, come voglio credere, questa sia stata una libera manifestazione di democrazia e civiltà. Guai a noi se così non fosse!
Grido EVVIVA, non tanto per la vittoria che eleva l'uno o l'altro dei candidati. Non credo, infatti, che debba parlarsi di vincitori e di vinti, ma solo di "formale" scelta di un nome all'interno dello stesso progetto politico.
E' mia ferma convinzione, forse non solo mia, che SOLO in un progetto chiaro e solido ci si possa davvero riconoscere e orientare. I soggetti sono semplici, seppur nobili "mezzi" di trasporto del programma e del disegno politico. E' l'idea comune che guida, non un nome. E' la squadra e non il capitano che fanno o non fanno la partita!
Ecco perché credo che ora più che mai le sinistre debbano unire le forze, affilare armi leali ma possenti di azione politica, iniziare un percorso in cui la sostanza e la valenza dei programmi appunto, sconfigga i personalismi e gli individualismi di transito. Diffondere la cultura, se non pure il virus benefico del riconoscimento in un progetto politico, in un percorso comune e condiviso, questa è la lotta vera, questa è la sfida da vincere.
Cominciare a credere che ciò sia possibile forse significa già essere verso la vittoria di cui sopra.
Il ritorno a una Sana Illusione Ideologica, col sogno nel cuore appunto, seppur con i piedi per terra ,può farci risorgere davvero. L'alba di riscossa e di rivincita di una sinistra che fa sua la bandiera della CONDIVISIONE E DELL'UNIONE, superando interessi di parte e schieramenti trasversali.
E' in questo che voglio continuare a credere e a sperare, da donna di sinistra senza tessere di partito e senza appartenenze di occasione: in un percorso trasparente e fattivo di crescita e di rinnovamento vero.