RELIGIONE Letto 2581  |    Stampa articolo

Il fallimento è un ricordo lontano.

sac. Sergio Groccia
Foto © Acri In Rete
La folla faceva ressa attorno a Gesù , non è certamente l'esperienza dell'uomo di oggi. C'è ressa nei centri commerciali, nei luoghi di villeggiatura, nelle discoteche e nei pub, nei cortei di protesta … ma che ci sia ressa per ascoltare la parola di Dio … c'è da desiderarlo! Gesù non attrae. La sua Parola non si leva abbastanza per le vie del mondo, se la si pronuncia ancora è nelle celebrazioni eucaristiche o negli incontri tra le mura della Chiesa. Lungo il lago delle attività umane le sillabe del vangelo si spengono quando le voci si fanno stridenti e perdono fascino proponendo ideali irrealizzabili. Si cerca l'uomo perfetto dimenticando la dimensione naturale dell'incontro: Sono un peccatore.
Gesù vede due barche, sale sulla barca di Simone e lo prega di scostarsi un poco da terra. Oggi sale sulla tua vita e ti chiede di scostarti un poco da terra, di entrare nel dondolio delle onde per poter volgere lo sguardo a tutti coloro che ti attorniano. Tu sei lì, con Gesù nella tua vita. E gli altri guardano e ascoltano lui ma nel frattempo si accorgono anche di te. Quando la parola tace, Gesù ti chiede di prendere il largo. Quale esperienza. Esci nel mare aperto della speranza quando la parola ascoltata viene con te. Gesù sa che hai faticato tutta la notte e non hai preso nulla. Ma la sua Parola ha ravvivato in te la fiducia nella vita; le sue Parole ti aprono il varco e le reti che getti sono reti certe perché hai con te un Qualcuno che conosce il mare, conosce i pesci, conosce te. Per questo acquisti sicurezza …
La quantità di pesci presi è enorme di pesci al punto che rischia di rompere le reti che hai. La tua vita trabocca di vita e quasi si strappano i confini della tua esistenza perché Dio fa di te una esperienza di oltre misura. Questa esperienza ti porta a chiamare altri a condividere la fatica del portare il dono di Dio. Un dono raccolto in mare. Quel mare che era spesso avaro e inquieto, in virtù di una Parola venuta dall'alto, diventava luogo di ricchezza. Le barche quasi affondano. La percezione del mistero di Dio che si fa manifesto per te è la chiave della tua vera identità. Non puoi che gettarti alle ginocchia di Gesù e dire: "Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore".
Uno stupore sovrumano ti afferra e ti fa sentire piccolo di fronte alla grandezza di ciò che si compie in te, per te, attorno a te. Senti la tua indegnità e chiedi che Gesù si allontani, ma è proprio qui il mistero di Dio. lui non ha timore di stare in barca con te. sa che sei peccatore. Sei tu che non sai di esserlo fino a quando non prendi con te Gesù e fai esperienza della sua divinità. Stupore e timore. La barca ti serve ora per prendere il largo e tirare via dalle acque amare della incredulità i tuoi fratelli come Gesù ha fatto con te. Puoi tirare a terra le barche della tua vecchiaia, perché se lasci tutto e segui lui ti sarà dato di stare in barca con lui verso le sponde dell'eternità.

PUBBLICATO 08/02/2010

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