Migliaia di giovani hanno affollato le tante manifestazioni di inizio anno ad Acri. Si consolida cosìla consuetudineditrascorrere le prime ore dell’anno inserate –evento promosse assecondando la voglia di divertimento dei giovani. Se quella del veglione di fine anno è sempre stata, a ogni latitudine, una moda contagiosa, è di tutta evidenza che le tendenze che si registrano di recente inducono a riflettere più attentamente. Quando i numeri diventano particolarmente significativi, siamo in presenza non già di un semplice evento, ma di un autentico fenomeno sociale.
Quello che poi è successo, anche sull’onda delle esperienze degli ultimi anni, in un locale di contrada Macchia di Baffi risulta, a tal riguardo, particolarmente significativo. Due ragazzi che nellavita fannoaltro, Pierpaolo Sposato e Pasquale Marino, da qualche anno raccolgono intorno alle loro proposte di fine anno numeri impressionanti di presenze. Nell’ultimo capodanno hanno deciso di togliere la polvere a un locale chiuso da tempo, rimetterlo in sesto e renderlo adatto alle esigenze di una notte particolare. La loro idea, la cui originalità andrebbe indagata, fino alle 7:30 del mattino, è stata seguita da oltre mille persone e, nonostante la ressa, tutto è andato per il meglio. I due giovani acresi, che nel frattempo hanno deciso il salto, cioè “da organizzarsi” per trascorrere l’inizio d’anno a “organizzare l’inizio d’anno”, e non solo quello, si sono, forse inconsapevolmente, resi protagonisti della identificazione dei nuovi trend giovanili.
Se veglioni e feste ci sono semprestati, questinumeri sono nuovi e vanno studiati con attenzione; anche perché, sia pure con le dovute eccezioni, trovano conferma in altre iniziative similari. Simili dinamiche pongono degli interrogativi che non possono rimanere lettera morta.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 07-01-2010.